Compravendita di auto usate tra privati: regole e documenti

Caterina Gastaldi

21 Dicembre 2022 - 20:20

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La compravendita di auto usate tra privati è perfettamente legale, ma deve avvenire nel rispetto di una serie di regole.

Compravendita di auto usate tra privati: regole e documenti

La compravendita di auto tra privati è comune e legale, a patto che avvenga rispettando quanto previsto dalla legge per una serie di aspetti. Questi vanno dai documenti richiesti, fino alle modalità da utilizzare per stabilire il prezzo del veicolo. Il tutto per far sì che la compravendita avvenga in sicurezza, e nel rispetto dei diritti e dei doveri del compratore e del venditore.

Senza un intermediario infatti tutti i diversi doveri ricadono sulle due parti coinvolte. Cosa significa? Che tutti gli aspetti relativi alla redazione del contratto, la valutazione del mezzo, e il passaggio di proprietà dovranno essere svolte in autonomia.
Vediamo quindi in questo articolo come svolgere le varie operazioni senza problemi, e quali sono le conseguenze in caso di truffe.

Compravendita di auto tra privati: aspetti e documenti

Quando nella vendita di auto usate ci si muove in autonomia, bisogna occuparsi di una serie di aspetti, quali:

  • la redazione del contratto;
  • stabilire un prezzo equo;
  • il passaggio di proprietà al cospetto di un pubblico ufficiale.

Bisognerà anche essere in possesso di una serie di documenti:

  • certificato di proprietà del mezzo;
  • carta di circolazione, rilasciata al momento dell’immatricolazione o reimmatricolazione dell’automobile.

A questi poi bisognerà aggiungere anche il contratto e il documento di identità e codice fiscale dell’acquirente. Nel caso in cui fosse un cittadino extracomunitario, è anche richiesto il permesso di soggiorno, ed eventualmente delega.

Vendita auto usata: stabilire il prezzo

Il primo problema che si può riscontrare in queste situazioni riguarda il prezzo. Il valore di un’auto non dipende solo dall’anno di immatricolazione e il modello, ma anche dalla quantità di chilometri fatti, o dalle sue condizioni generali.

Una modalità semplice e comune per stabilire un prezzo equo è controllare online sui diversi portali per la vendita di auto usate, per fare un confronto tra il modello in proprio possesso e quelle presenti online. Sia il compratore, sia il venditore, possono anche appoggiarsi a un tecnico o persone più esperte, per una valutazione più precisa.
Per avere una sicurezza in più, il compratore può affidarsi anche al Portale dell’Automobilista, per controllare le ultime revisioni.

Il contratto tra privati

Per legge non è richiesto un contratto per la compravendita di auto usate tra privati. Infatti, in questo caso, basta semplicemente un accordo verbale con annotazione del passaggio di proprietà sul certificato, e trascrizione al PRA.

Comunque, un contratto scritto ha la funzione di garanzia per entrambe le parti, diventando una sicurezza in più. La redazione del contratto può essere fatta privatamente, senza la presenza di un notaio o un commercialista, e non va registrato all’Agenzia delle Entrate come accade invece per altri contratti, come quello di affitto. È anche possibile utilizzare modelli scaricati da internet, modificandoli secondo le proprie necessità.

In questi contratti viene solitamente inserita la clausola “visto e piaciuto”, attraverso la quale viene certificato che l’acquirente ha analizzato attentamente l’auto prima di acquistarla, ed è quindi consapevole di eventuali piccole problematiche.

Passaggio di proprietà dell’auto tra privati e aggiornamento carta di circolazione

Venditore e acquirente devono presentarsi presso un pubblico ufficiale (notaio, funzionario ACI, funzionario del comune, agenzia di pratiche auto convenzionata) per autenticare le firme dell’atto di vendita. Per l’operazione è richiesta una marca da bollo da 16 euro.

Una volta svolta l’operazione ci si può trovare in due situazioni:

  • è stata fatta presso l’ACI o un’agenzia convenzionata con lo sportello telematico dell’automobilista. In questo caso si può anche aggiornare la carta di circolazione;
  • se invece l’autenticazione è avvenuta presso altre realtà, bisognerà recarsi al PRA entro 60 giorni, presentando domanda per aggiornare la carta di circolazione, con su apposito modello (TT 2119).

Se non viene fatto il precedente proprietario continuerà a vedersi recapitare multe e richieste di pagamento del bollo relative all’auto venduta.

Compravendita privati: c’è la garanzia?

La garanzia, nella vendita tra privati, non sussiste, mentre nel caso in cui l’auto venisse acquistata da un’officina, si godrà di un anno di garanzia.

Il venditore deve comunque essere onesto sullo stato della macchina. Nel caso di difetti difficilmente visibili dall’acquirente e non condivisi dal venditore, sarà quest’ultimo a doverne rispondere, anche in caso di privati.

Cosa fare in caso di truffe

Chi dovesse venire imbrogliato può rivolgersi a Carabinieri o Polizia per sporgere querela, operazione che può essere svolta in autonomia. Se, in caso di processo, ci si costituisse parte civile è invece necessario rivolgersi a un avvocato.

Se invece si propendesse per la mediazione civile, durante la quale il contratto può venire sciolto o si può ottenere uno sconto del prezzo, l’avvocato non è obbligatorio.

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