Il settore immobiliare è in difficoltà ma la domanda di alloggi “low price” tiene. 10 consigli utili per non fare errori. Partendo da un’avvertenza: valutare per bene il mercato prima di acquistare.
Le analisi di mercato dicono che il 2025 sta evidenziando un calo dei prezzi dell’immobiliare, naturalmente a macchia di leopardo in base alle Regioni e alle tipologie di abitazioni.
La caduta del potere di acquisto e le incertezze geopolitiche stanno incidendo sul trend. È indubbio che a essere maggiormente colpite sono le seconde case e quelle che non rispondono ai nuovi parametri qualitativi. Tastando gli operatori professionali del settore si avverte tuttavia un certo interesse nei confronti dell’immobiliare a basso prezzo (diciamo indicativamente fino a 100.000 euro o poco più ma talvolta anche ben sotto tale target) da parte di tre tipologie di acquirenti:
- piccoli e medi investitori spaventati dalla volatilità dei mercati finanziari e che tornano a cercare la solidità del mattone ma con impieghi non rilevanti;
- singoli o coppie che vogliono cogliere il momento di nuovo favorevole sul fronte delle condizioni dei mutui per farsi la “piccola” casa propria;
- capitali speculativi che puntano a locazioni specifiche: turismo, studenti, anziani soli e “single” in trasferta per motivi di lavoro.
Ogni occasione è buona
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