Dopo anni di perdite finanziarie, lo scorso 30 aprile il Tribunale belga ha dichiarato fallita la compagnia aerea.
Dal periodo successivo al Covid ha cercato in tutti i modi di risollevarsi, ma ha continuato a perdere circa 20 milioni di euro all’anno e ora si è dovuta arrendere. Con una sentenza dello scorso 30 aprile, il Tribunale locale del Brabante Vallone ha dichiarato ufficialmente fallita la Air Belgium, che, attenzione, non è la compagnia di bandiera del Belgio come potrebbe sembrare: quella è la Brussels Airlines.
La Air Belgium è una compagnia aerea charter e cargo che collega la piccola nazione europea all’Asia, in particolare alla Cina, per motivi commerciali. Dopo lo scoppio del Covid-19 e il crollo dei viaggi verso la Cina, la compagnia ha iniziato a perdere milioni di euro ogni anno. I suoi ricavi sono improvvisamente diminuiti del 40% nel 2020 e la compagnia ha iniziato a perdere 20 milioni di euro all’anno.
La compagnia aerea cinese Sichuan Airlines, con sede a Chengdu, ha cercato di venire in soccorso della Air Belgium mostrandosi interessata all’acquisizione. Ma la trattativa per entrare come investitore e salvare la compagnia belga si è poi arenata di fronte all’elevato debito.
A partire da ottobre 2023, Air Belgium ha cancellato tutti i voli passeggeri e ha continuato a ridurre sia il personale che gli aeromobili nel corso dell’anno successivo. Alla fine, non avendo trovato investitori, lo scorso 30 aprile il Tribunale ha dichiarato la compagnia fallita.
Difficile il rimborso dei biglietti ai passeggeri
La società di logistica francese CMA CGM rileverà la parte cargo della società, salvando 124 posti di lavoro; il resto della Air Belgium verrà chiuso e liquidato. La procedura di liquidazione renderà quasi impossibile per i passeggeri che avevano acquistato un biglietto aereo per un volo poi cancellato ricevere il rimborso.
«I reclami rimanenti, come i biglietti aerei che non sono ancora stati rimborsati, fanno ora parte dei reclami di competenza del curatore fallimentare», ha dichiarato un rappresentante di Air Belgium all’agenzia di stampa Belga il 30 aprile.
L’Associazione Europea degli Agenti di Viaggio e dei Tour Operator è scesa in campo e, con un comunicato, ha invitato le autorità di regolamentazione europee ad aumentare le tutele in caso di insolvenza delle compagnie aeree per evitare casi simili in futuro.
«È improbabile che migliaia di passeggeri ricevano rimborsi per i voli cancellati, poiché i crediti residui sono ora soggetti a procedura fallimentare», ha affermato l’ECTAA in una nota. «Quando un’agenzia di viaggi vende un volo come parte di un pacchetto e la compagnia aerea dichiara fallimento, l’organizzatore è legalmente obbligato a fornire un volo alternativo ai clienti, spesso senza alcuna garanzia di poter recuperare i fondi versati alla compagnia insolvente».
L’associazione ha inoltre sostenuto che ciò «pone un ingiusto onere finanziario sugli intermediari di viaggio, che sono costretti ad assorbire le perdite causate dai fallimenti delle compagnie aeree».
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