La registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito su un immobile è obbligatoria, ecco come farlo da solo, i costi e i vantaggi della registrazione dell’atto.
Come si registra online il contratto di comodato d’uso gratuito? É obbligatorio? Quanto si paga e quali sono i vantaggi connessi alla registrazione del contratto?
Il contratto di comodato d’uso gratuito è una tipologia di accordo molto frequente soprattutto tra genitori e figli, infatti è d’uopo concedere una casa ai figli in comodato d’uso gratuito, ad esempio per evitare una donazione e rimandare al momento della successione il trasferimento di proprietà e allo stesso tempo ottenere i vantaggi fiscali che derivano a tale contratto.
Ecco come procedere alla registrazione online del comodato d’uso gratuito su un immobile, quali sono i costi connessi all’imposta di registro e i vantaggi fiscali.
Come registrare online il contratto di comodato d’uso gratuito
Il comodato d’uso è disciplinato dall’articolo 1803 del codice civile il quale prescrive che trattasi di un contratto con il quale una parte (comodante) consegna all’altra un bene mobile o immobile (comodatario), affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. L’obbligo di restituzione è uno degli elementi che spesso induce a evitare la donazione.
Il comodato avente ad oggetto beni immobili è soggetto a registrazione obbligatoria.
Se redatto in forma scritta, occorre registrarlo entro 30 giorni dalla data di stipula. Solo con la registrazione del contratto di comodato d’uso è possibile ottenere i vantaggi fiscali legati a tale tipologia contrattuale.
La procedura di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito può essere gestita in autonomia, online, senza quindi gli eccessivi oneri che si affrontano quando ci si rivolge a un professionista. Vediamo come registrare online il contratto di comodato d’uso gratuito con il modello RAP (acronimo di registrazione atti privati).
Per accedere al servizio è necessario visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate e autenticarsi con CIE, SPID o CNS. Effettuato l’accesso si entra nel servizio Modello RAP.
Al fine di consentire la registrazione dell’atto di comodato d’uso gratuito è necessario indicare tutti i dati del contratto, in particolare deve essere allegato il contratto di comodato d’uso in formato TIF e/o TIFF e PDF/A (PDF/A-1a o PDF/A-1b).
L’atto deve essere sottoscritto dalle parti, deve essere redatto in modo che gli elementi essenziali siano leggibili tramite procedure automatizzate (per esempio in formato elettronico o dattiloscritto). In caso contrario la richiesta di registrazione in modalità telematica non andrà a buon fine (verrà rilasciata un’apposita ricevuta). Si allegano le carte di identità delle parti che hanno sottoscritto il contratto, inoltre devono essere allegati altri eventuali documenti come planimetrie, mappe, inventari.
Quanto costa la registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito?
La procedura di registrazione del comodato d’uso con il modello RAP, di sé è gratuita, però sono dovute delle imposte.
Con la procedura di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito vi è anche il calcolo delle imposte dovute. Il contratto di comodato è soggetto ad imposta di registro in misura fissa, pari a 200 euro, e ad imposta di bollo, pari a 16 euro, ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
Attraverso la procedura di registrazione è possibile contestualmente effettuare il versamento con addebito delle somme su conto corrente del debitore.
Il modello RAP, oltre ad essere utilizzabile per la registrazione del comodato d’uso gratuito, può essere utilizzato anche per la registrazione di preliminare di compravendita immobili e per registrare i verbali di distribuzione degli utili societari.
Quali sono i vantaggi fiscali legati al comodato d’uso gratuito?
La prima cosa da dire è che i vantaggi fiscali legati alla stipula di un contratto di comodato d’uso gratuito sono riconosciuti solo se lo stesso è in favore di parenti in linea retta entro il primo grado. In poche parole, solo nel caso in cui il comodato sia in favore di un figlio o di un genitore, si ottengono vantaggi.
Il vantaggio principale è l’abbattimento della base imponibile IMU al 50%. L’esempio è semplice, in genere quando un genitore concede un immobile in comodato d’uso al figlio, o il contrario, si tratta di una seconda casa e di conseguenza su tale seconda casa deve essere versata l’IMU. Nel caso in cui l’immobile sia dato dal genitore al figlio, e viceversa, si abbatte del 50%.
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