“Come rilanciare l’Italia”: l’intervista di Money.it a Pier Paolo Baretta (MEF)

Martino Grassi

19 Giugno 2020 - 18:03

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In questi giorni sono in corso gli Stati Generali dell’Economia con una serie di appuntamenti volti a stabilire il piano per rilanciare l’Italia. Ecco come potrebbe ripartire la macchina dello Stato secondo Pier Paolo Baretta, sottosegretario al MEF intervistato da Money.it.

In questi giorni sono in corso gli Stati Generali dell’Economia a Villa Panphilj, una serie d’incontri organizzati dal Governo per fare dialogare le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria e per discutere del rilancio dell’economia italiana. Ne ha parlato il Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, nel corso di un’intervista per Money.it.

Quella degli Stati Generali è un’occasione molto importante per il confronto che ha come scopo quello di elaborare una serie di strategie per poter garantire un piano per rilancio del Paese credibile e praticabile, soprattutto in previsione degli appuntamenti autunnali, quando dovrà essere completato il negoziato con l’Unione Europea.

In questi giorni tuttavia non sono mancati gli scontri e le tensioni, dovuti in parte a una dialettica politica e sociale influenzata dalla drammaticità della situazione, spiega Baretta rammaricandosene, ma tuttavia i precedenti mesi di chiusura hanno fatto accumulare diverse tensioni che solo adesso possono essere sfogate. Tuttavia continua il Sottosegretario, “è arrivato il momento di cominciare a guardare al dopo, non per abbandonare una politica di sostegni, ma per iniziare a concretizzare un piano”.

Non sarà un autunno facile, serve un piano per il rilancio

Pensare a un piano per rilanciare il Paese deve essere una priorità, dal momento che dai prossimi mesi si paleserà un autunno particolarmente difficile, caratterizzato da una situazione molto pesante a livello economico che deve essere invertita attraverso investimenti e politiche di rilancio, spiega Baretta, aggiungendo che:

“I dati macroeconomici sono preoccupanti. In un mese e mezzo abbiamo erogato 80 miliardi in debito e i tendenziali dell’economia sono peggiorati, nel senso che siamo passati da un 2,2% d’indebitamento a un 10,4% e abbiamo un debito che dal 132 è passato al 136, e un PIL che a essere ottimisti è a -9%”.

Già nel Piano Colao erano state presentate delle questioni interessanti come la riforma fiscale, un tema già impostato prima del coronavirus, che è stato poi posticipato a causa dall’emergenza sanitaria, “ma adesso è molto utile ripartire con una riforma fiscale, che da qui a dicembre dovrà trovare delle risposte.

Un altro tema molto interessante presentato nel Piano Colao è quello della semplificazione. L’emergenza sanitaria ha infatti mostrato i lati deboli della burocrazia, che deve necessariamente essere alleggerita così come è necessario combattere l’evasione fiscale per poter garantire e contribuire a una vera ripartenza della nazione.

Favorire la moneta elettronica

Uno strumento ottimale per la lotta all’evasione è l’utilizzo di una moneta elettronica a discapito del contante. “Tutto ciò che è tracciato impedisce una gestione di evasione diffusa” spiega Baretta, aggiungendo che importante “muoversi in un modo che non sia repressivo, ma mettendo in evidenza che è più vantaggioso utilizzare la strumentazione elettronica, in modo da ridurre gradualmente l’uso del contante”. La lotta al contante va fatta con intelligenza dal momento l’utilizzo della moneta elettronica è inversamente proporzionale all’evasione, all’aumentare dell’una diminuisce l’altra.

I negoziati con l’Unione Europea

Il 1° luglio si aprirà il semestre di Presidenza tedesca dell’Unione con Angela Merkel che sembra molto determinata a chiudere la partita del Recovery Fund entro la pausa estiva. A tal proposito Baretta afferma che:

“I risultati stanno arrivando, è stata una trattativa difficile, ma sono convinto che potrebbe essere un vantaggio che la Presidenza dei prossimi sei mesi possa essere della Germania, perché è stata molto prudente all’inizio, poi si è resa conto che effettivamente non c’era alternativa a una linea di tipo europeo”.

L’obiettivo quindi è quello di concludere i negoziati entro l’estate in modo da poter attuare una manovra già a partire dal prossimo autunno.

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