Questa è la città più piccola del mondo. Solo 30 abitanti e 100 metri di lunghezza, ma è tutta da scoprire.
Se c’è una caratteristica di cui la società moderna non sembra mai avere abbastanza è la grandezza. Tutto deve essere mastodontico e sfavillante, quanto più all’avanguardia possibile. Eppure c’è chi resiste al caos cittadino, realtà rimaste al riparo dalla freneticità in cui tutto appare più calmo e autentico. Proprio come Colmo, la città più piccola del mondo. Circa 30 abitanti e 100 metri di lunghezza, ma radici millenarie e un andirivieni turistico impressionante. Tutti vogliono visitare almeno una volta quest’angolo caratteristico della campagna croata che un tempo vantava una forte componente italiana. La città più piccola del mondo, a dispetto delle dimensioni, ha molto da offrire ai turisti, essenziali per il mantenimento dell’economia e delle infrastrutture.
La città più piccola del mondo
Come anticipato, la città più piccola del mondo è Colmo (Hum in croato), una frazione del Comune di Pinguente nell’entroterra istriano. Il primato di Colmo è certificato dal Guinness World Records, con appena 3 chilometri quadrati di superficie e una manciata di abitanti. I censimenti non sono aggiornati da anni e quelli disponibili non sono ritenuti troppo affidabili, ma i colmesi dovrebbero essere circa 30. La città non è mai stata popolosa, ma negli anni ‘20 ha quasi raggiunto la quota di 1.000 residenti. L’unica eccezione nell’andamento demografico di Colmo, che difficilmente ha ospitato più di qualche decina di abitanti.
La particolarità di Colmo si vede subito, non soltanto perché è facile abbracciare con lo sguardo l’intera città. L’ingresso (e anche l’unico accesso) ha ancora un portone di bronzo dotato di battenti che interrompe il cerchio di mura. All’interno, la città croata conta due chiese romaniche (quella di San Girolamo e quella di San Giacomo con la torre campanaria), due vicoli, un museo civico, un cimitero e qualche abitazione. Nonostante ciò, è una destinazione appetibile per moltissimi turisti, offrendo natura, storia, cultura e specialità eno-gastronomiche.
Cosa vedere e fare a Colmo
Arte e storia sono i punti forti di Colmo, a partire proprio dalle antiche mura di difesa medievali che ancora la cingono. Poi, il centro cittadino e la Cappella di San Girolamo pullulano di affreschi di enorme prestigio, alcuni risalenti al XII secolo. Dalla città comincia inoltre il viale dei Glagoliti, una stradina di 7 chilometri che porta a Rozzo, impreziosita da 10 sculture in pietra con lettere in alfabeto glagolitico, in uso fino al secolo scorso. La piccola città croata è inoltre una destinazione molto in voga tra gli amanti del trekking, che possono fare sport nello splendido paesaggio montuoso circostante, ideale anche per artisti, fotografi e chiunque sia alla ricerca di un po’ di tranquillità in mezzo alla natura.
Non è tutto, anzi, non abbiamo ancora citato il vero asso nella manica di Colmo. Questa città è conosciuta anche come Biska, l’acquavite tradizionale che rappresenta il souvenir più amato dai vacanzieri. Un prodotto unico, a base di vinacce, quattro tipi di erbe e foglie di vischio bianco, secondo una ricetta segreta e molto antica. Si dice che risalga ad almeno 2.000 anni addietro, portata dai Celti e rimasta nella città di Colmo grazie all’erborista e parroco Josip Vidal. Ciò che è certo, però, è che se si vuole assaggiare la Biska autentica bisogna per forza passare dalla locanda di Colmo.
Cosa serve per andare in Croazia
Chi ora è curioso di scoprire Colmo, approfittando dell’occasione per una vacanza in giro per la Croazia (o viceversa), deve sapere che non è necessario il passaporto. I cittadini dell’Unione europea possono accedere al Paese soltanto con la carta d’identità valida per l’espatrio. Non serve neanche un visto, visto che la Croazia fa parte dello spazio Schengen, e si può usufruire dell’assistenza sanitaria pubblica all’occorrenza con la propria tessera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA