Nuove misure di Pechino per contrastare il rallentamento della seconda economia mondiale. Funzionari del dragone hanno annunciato una politica fiscale espansiva da 168 miliardi di euro.
Con l’obiettivo di rilanciare un’economia che continua a fornire segnali di debolezza, Pechino ha annunciato un piano di espansione fiscale.
“L’ultima mossa delle autorità cinesi indica quanto siano ansiosi di attenuare il rallentamento dell’attività economica”, ha detto David Madden, analista di CMC Markets.
Stimoli per 168 miliardi di euro
Alti funzionari del governo hanno annunciato la riduzione dell’imposizione fiscale a carico delle imprese, il taglio dell’imposta sul valore aggiunto e misure per limitare le difficoltà di finanziamento delle piccole e medie imprese.
“Faremo del nostro meglio per garantire all’economia un inizio positivo di primo trimestre”, ha detto Lian Weiliang, vice presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme.
Xu Hongcai, funzionario del ministero delle finanze, ha rilevato che il taglio delle tasse ammonterà a 1.300 miliardi di yuan (pari a circa 168 miliardi di euro). “Il nostro obiettivo è di rinforzare l’economia e migliorarne l’efficienza”.
PBoC vuole stabilizzare lo yuan
Inoltre, il vice governatore della banca centrale, Zhu Hexin, ha detto che la People’s Bank of China è sicura di poter consolidare il valore dello yuan attraverso una "politica monetaria stabile ma flessibile".
La “moneta del popolo” a fine ottobre ha toccato il livello minore degli ultimi 10 anni nei confronti del dollaro in quota 6,9759. Al momento, per acquistare un dollaro sono necessari 6,759 renminbi.
In arrivo taglio delle stime di crescita?
Secondo indiscrezioni riportate dall’agenzia Reuters, l’esecutivo cinese potrebbe abbassare l’obiettivo di crescita per quest’anno al 6-6,5%, contro il 6,6% atteso per il 2018.
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