Chi è Giampiero Galeazzi, il popolare giornalista sportivo morto oggi

Emiliana Costa

12 Novembre 2021 - 17:14

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Giampiero Galeazzi è morto oggi all’età di 75 anni dopo una lunga malattia. Ecco la biografia della storica voce dello sport italiano.

Chi è Giampiero Galeazzi, il popolare giornalista sportivo morto oggi

È morto oggi all’età di 75 anni Giampiero Galeazzi, il popolare giornalista sportivo e conduttore Rai che da anni combatteva contro una forma grave di diabete. La sua ultima apparizione televisiva risale a tre anni fa dall’amica Mara Venier a Domenica In. In quell’occasione l’incontro tv si concluse con un lungo abbraccio commosso. Entriamo nel dettaglio della sua biografia.

Chi è Giampiero Galeazzi

Galeazzi è nato a Roma il 18 maggio 1946. Dopo una laurea in economia, è diventato un professionista nel canottaggio. Nel 1967, vince il titolo italiano nel singolo. E l’anno successivo nel doppio con Giuliano Spingardi. Sempre nel 1968 partecipa alle selezioni per le Olimpiadi di Città del Messico. Poi la svolta con il giornalismo e l’assunzione in Rai nei primi anni 70. La prima telecronaca del suo amato canottaggio in occasione delle Olimpiadi di Monaco 72.

Negli anni 80 i programmi tv che lo hanno reso popolare al grande pubblico. Dalla Domenica sportiva, Mercoledì sport, fino a 90° minuto. Storica la sua telecronaca della mitica medaglia d’oro dei fratelli Giuseppe e Carmine Abbagnale ai Giochi di Seul nel 1988 e quella di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000.

Giampiero Galeazzi, la vita privata

Galeazzi, morto oggi a 75 anni, era malato da tempo. Dall’amore con la moglie Laura Maria sono nati due figli, Susanna e Gianluca. Entrambi giornalisti. Susanna Galeazzi è uno dei volti del Tg5, mentre Gianluca Galeazzi lavora per La7.

Galeazzi diventa una star televisiva

Tra gli anni 90 e 2000, Galeazzi diventa una vera e propria star del piccolo schermo. Dando prova anche di grande autoironia. Sono un cult della tv i balletti a Domenica In con l’amica Mara Venier. Poi le canzoni, gli sketch, il doppiaggio del film Space Jam. Senza dimenticare l’affettuosa imitazione di Nicola Savino, che diventava un Galeazzi chiamato a fare telecronache delle discipline più assurde.

I messaggi di cordoglio per la morte di Galeazzi

Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo dello sport e dalla istituzioni. «Ciao Giampiero! Grazie per aver vissuto lo sport da atleta prima e da giornalista poi. Alla tua voce, carica di entusiasmo e passione, sono legati i ricordi di tante emozioni azzurre. Sono certa che stasera anche lo Stadio Olimpico saprà ricordarti per come meriti», il post su Twitter della sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali.

Poi le parole commosse dell’amica Mara Venier: «Se ne va un pezzo della mia vita, un fratello».

Lo ricorda anche il presidente della Lazio Claudio Lotito, squadra di cui era grande tifoso: «Una figura legata indissolubilmente allo sport italiano: prima da atleta vittorioso, poi da commentatore passionale e da giornalista acuto e competente. La fede laziale di Giampiero era nota a tutti, ma mai è stata fuori dalle righe. In una recente intervista alla Rai, stanco ma mai arreso alla malattia, disse una frase semplice e straordinaria ’Sotto lo stesso cielo, sotto la stessa bandiera. Forza Lazio’. In quel cielo brilla una stella in più».

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