Cessione del credito, arriva la petizione Esodati del Superbonus

Nadia Pascale

05/06/2023

Arriva la petizione online per lo sblocco delle cessioni del credito da bonus edilizi. Come aderire a Esodati del Superbonus.

Cessione del credito, arriva la petizione Esodati del Superbonus

Esodati del Superbonus, è questa la petizione lanciata online da imprese, intermediari e famiglie e che raccoglie le adesioni di coloro che, facendo affidamento sul decreto legge 34 del 2020, hanno eseguito dei lavori per l’efficientamento energetico oppure hanno sfruttato altri bonus edilizi pensando di poter ottenere la cessione del credito o lo sconto in fattura e si sono trovati di fatto con crediti incagliati.

Cosa prevede la petizione Esodati del Superbonus e dove è possibile aderire?

Dove nascono i crediti incagliati?

Con il decreto legge 11 del 2023 termina in Italia una lunga fase di incertezze, infatti viene posta la parola fine alla cessione del credito e allo sconto in fattura per gli interventi in edilizia come Superbonus e altri bonus edilizi, come bonus sisma e bonus barriere architettoniche. A questo blocco si è unita la saturazione delle piattaforme per la cessione del credito, infatti il continuo cambio di norme, la limitata capienza fiscale degli intermediari, la particolare severità dei controlli introdotti a discapito spesso degli intermediari, hanno portato di fatto ad avere dei crediti che sono difficilmente liquidabili.

Le soluzioni trovate sono molteplici, infatti viene data la possibilità di utilizzare i crediti residui sotto forma di detrazioni fiscali fino a un periodo massimo di 10 anni.

Nel frattempo si calcola che i crediti incagliati abbiano ad oggi un valore di oltre 30 miliardi di euro e tra gli istituti che cercano di liberare capienza fiscale e quindi di acquistare nuovi crediti incagliati c’è Intesa Sanpaolo. Sia chiaro, vendendo i propri crediti non si ottiene il 100% del loro valore, ma una percentuale inferiore, il resto delle spese resta a proprio carico. A ciò si unisce che comunque le risorse che si stanno liberando rappresentano una piccola quota.

Esodati del Superbonus, la petizione online per lo sblocco della cessione del credito

A fronte di questa situazione che appare complessa da gestire, nasce la petizione online denominata Esodati del Superbonus e che mira a raccogliere firme per lo sblocco dei crediti incagliati.
Si legge nella petizione online

Le imprese hanno i cassetti fiscali pieni e i conti correnti vuoti; le famiglie sono sfollate, hanno le case sventrate con i cantieri bloccati e non hanno alcuna possibilità di poter pagare i lavori da ultimare! Una profonda crisi che può essere arginata solo in Parlamento!

I promotori paventano fallimenti a cascata per imprese coinvolte che non hanno più liquidità e rischiano di dover quindi cessare le attività lasciando a casa migliaia di lavoratori del settore.
I promotori criticano il costante cambio delle norme che nel tempo hanno disciplinato la cessione del credito, cosa che naturalmente ha generato confusione, ritardi, ma ha anche colto alla sprovvista chi aveva fatto affidamento sulle norme antecedentemente emanate.

Cosa viene chiesto nella petizione online per gli Esodati del Superbonus?

Nella petizione si chiede:

  • di trasformare i crediti incagliati in moneta fiscale liberamente scambiabile;
  • concedere alle banche di poter scambiare i crediti del Superbonus in qualsiasi modo e tempo;
  • sollecitare la riapertura delle cessioni con Cassa Depositi e Prestiti (controllata dallo Stato);
  • prorogare il superbonus 110% fino a fine 2023 anche per le unifamiliari;
  • prorogare la comunicazione ad AdE al 16/03/2024 per i soggetti che hanno sostenuto le spese al 31/12/2022 per evitare che questi possano perdere l’annualità 2023;
  • prorogare per il termine per l’ultimazione dei lavori in condominio al 31/12/2024 per i lavori in corso e per quelli che hanno presentato le CILAS nei termini previsti dalla normativa vigente.

Nella petizione si sottolinea anche l’importanza di queste norme in previsione dell’entrata in vigore della direttiva Case Green che richiede l’efficientamento energetico della quasi totalità di immobili presenti sul territorio in modo che sia ridotta l’emissione di Co2.

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