Nuovo progetto in Nord Europa per la produzione di gas e petrolio. Data di inizio prevista: 2029.
In un mondo che si sta spingendo con decisione verso le energie rinnovabili, continuano tuttavia a moltiplicarsi gli investimenti in ricerca e sviluppo di nuove infrastrutture finalizzate all’estrazione di combustibili fossili come petrolio e gas. L’ultimo mastodontico progetto arriva dal Nord Europa, dove la compagnia energetica norvegese Equinor e i suoi partner hanno annunciato un investimento di 1,84 miliardi di euro per la costruzione di un impianto sottomarino destinato all’estrazione di petrolio e gas.
Il progetto, denominato Fram Sør, avrà l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sicurezza energetica dell’Europa, ampliando le riserve disponibili di combustibili fossili. Secondo le stime, la nuova piattaforma norvegese sarà in grado di produrre 116 milioni di barili di petrolio, pari a circa il 75% delle risorse recuperabili del giacimento. Il restante 25% sarà composto da gas naturale, un dato che sottolinea la rilevanza strategica di questa iniziativa per il mercato energetico europeo.
L’avvio dell’estrazione è previsto per la fine del 2029. La piattaforma sorgerà nell’area di Fram, nel Mare del Nord, a circa 120 km a nord-ovest di Bergen e a circa 20 km a nord della piattaforma Troll C. La profondità del mare nella zona è di circa 350 metri, mentre i giacimenti si trovano a una profondità compresa tra 1.800 e 2.800 metri sotto il fondale marino.
La nuova struttura sarà collegata alle infrastrutture già operative nella stessa area, creando una rete integrata. Il progetto avrà un impatto positivo anche sull’economia locale: si stima infatti che, durante la fase di sviluppo, saranno creati circa 4.500 nuovi posti di lavoro a tempo pieno. Anche la filiera produttiva coinvolta sarà quasi interamente norvegese, sebbene una parte delle commesse sarà comunque assegnata a fornitori esteri. Il totale dei contratti previsti ammonta a 1,58 miliardi di euro.
Il progetto sarà finanziato da tre società: Equinor Energy AS con una quota del 45%, Vår Energi ASA con il 40% e INPEX Idemitsu Norge AS con il restante 15%.
Lo sviluppo di Fram Sør nasce da una serie di scoperte avvenute negli ultimi anni: nel 2019 con il giacimento di Echino Sud e nel 2021 con Blasto. Insieme ad altre due scoperte minori, queste costituiscono la base di risorse per il progetto attuale.
Il petrolio estratto verrà trasportato fino alla raffineria di Mongstad tramite oleodotto, mentre il gas naturale sarà inviato al centro di lavorazione di Kollsnes tramite la piattaforma Troll A.
Non mancheranno soluzioni tecnologiche innovative. Sarà infatti il primo progetto nel Mare del Nord a impiegare «alberi di Natale» sottomarini completamente elettrici, dispositivi avanzati per il controllo del flusso dei pozzi subacquei. Questa tecnologia sostituirà i sistemi idraulici tradizionali, eliminando la necessità di fluidi idraulici e migliorando significativamente le capacità di monitoraggio e controllo remoto.
Secondo Kjetil Hove, vicepresidente esecutivo di Equinor per l’esplorazione e la produzione in Norvegia, questo progetto dimostra l’importanza della collaborazione tra aziende e autorità per garantire un utilizzo efficiente e responsabile delle risorse nei giacimenti maturi. Hove ha inoltre annunciato che Equinor punta a sviluppare oltre 50 progetti simili entro il 2035, consolidando la leadership norvegese nel settore.
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