Le case automobilistiche europee stanno cadendo nella trappola della Nokia

Alessandro Nuzzo

28 Dicembre 2024 - 10:41

Il futuro è l’elettrico. Se non si prendono provvedimenti si rischia di fare la fine dell’azienda finlandese.

Le case automobilistiche europee stanno cadendo nella trappola della Nokia

È stato un 2024 da incubo per l’industria automobilistica. Numeri in forte calo nelle vendite che stanno mettendo in difficoltà l’intero settore. In Italia secondo l’Istat nei primi 9 mesi del 2024 si è toccato un -27,9% rispetto all’anno precedente. Sono state prodotte 272mila autovetture, con una contrazione del 41,5% su gennaio-ottobre 2023. Alla base di questa crisi c’è certamente il costo elevato della autovetture nuove, che sta spingendo tanto il cliente verso l’usato e l’interesse ancora scarno nei confronti delle vetture elettriche, con quel poco che va che sembra arrivare maggiormente dalla Cina.

La Cina infatti è diventata rapidamente leader mondiale nella produzione e vendita di auto elettriche. Se per le auto termiche le case automobilistiche tedesche la fanno da padrone, quando si parla di elettrico, il «Made in China» è al comando.

Le prospettive nel mercato asiatico sono molto positive. Nel 2025 si stima un +20% di auto elettriche vendute in Cina rispetto a quelle tradizionali. Questo è il risultato di uno spostamento coerente verso la mobilità elettrica di tutto il paese, accompagnato da importanti campagne pubblicitarie e promozionali. Tutto questo non sta avvenendo in Europa, dove, nonostante gli enormi sforzi in ricerca e sviluppo delle case automobilistiche sull’elettrico, le auto alimentate in questo modo continuano a non interessare la clientela. I motivi possono riassumersi in due punti. Il primo per i costi elevati con incentivi che continuano ad essere troppo pochi. E poi il problema delle infrastrutture di ricarica che sono ancora limitate lungo la rete stradale e autostradale. Tutto questo crea una certa sfiducia verso le auto elettriche.

In Cina invece è tutta un’altra storia: le auto cinesi costano poco e hanno software molto avanzati. Sulle strade le colonnine di ricarica spuntano come funghi.

Si rischia di fare la fine della Nokia

Case automobilistiche cinesi che producono auto elettriche hanno intuito che in Europa c’è un mercato scoperto da poter azzannare e da qualche anno hanno avviato la loro fase di esportazione nel vecchio continente. Alcuni esperti hanno paragonato la minaccia attuale delle case automobilistiche al periodo che ha vissuto la Nokia. Agli inizi anni 2000 l’azienda tecnologica finlandese era leader mondiale nel mercato dei telefoni cellulari. Poi sono arrivati gli smartphone, aziende asiatiche come Samsung, Xiaomi, Oppo, hanno guadagnato man mano sempre più fetta di mercato fino a mandare in bancarotta la Nokia che si è mostrata incapace di mantenere il passo con la tecnologia.

Per l’industria automobilistica sta accadendo la stessa cosa. Le aziende europee sono leader mondiali nelle auto con motore termico. Ma il futuro non è questo e se non si vuole fare la fine della Nokia lasciando che la Cina rubi il mercato dell’elettrico anche in Europa è necessario fare nuovi investimenti, controllare i prezzi, far conoscere i vantaggi dell’elettrico, aumentare gli incentivi e sopratutto aumentare le infrastrutture di ricarica lungo la rete stradale e autostradale.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.