Guida al bonus barriere architettoniche aggiornata con le novità 2023: come funziona la detrazione al 75%, lavori ammessi, limiti di spesa, anche con cessione del credito e sconto in fattura.
Il bonus barriere architettoniche e un’agevolazione fiscale finalizzata all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, al fine di favorire la mobilità delle persone con disabilità. Con la Legge di Bilancio 2023 sono state introdotte alcune novità e prorogate le agevolazioni fino al 2025.
In questa guida completa, esploreremo cos’è il bonus barriere architettoniche, come funziona, quali sono i lavori ammessi, la detrazione disponibile e i requisiti per accedere a questa agevolazione.
Cos’e il Bonus Barriere Architettoniche
Tra le agevolazioni fiscali per i lavori edilizi ce n’è una che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il bonus barriere architettoniche è un’agevolazione fiscale, introdotta dal decreto Rilancio (DL 34/2020, art. 119-ter), che permette di ottenere una detrazione sulle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche negli edifici. L’obiettivo principale di questa agevolazione e garantire un’accessibilità adeguata alle persone con disabilità grave, migliorando la loro mobilita interna ed esterna agli edifici.
Si tratta di una detrazione del 75% delle spese sostenute ed è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2022. Il bonus è nato come un’agevolazione «transitoria», nel senso che la sua applicazione era prevista solo per l’anno di imposta 2022, dal 1° gennaio al 31 dicembre.
La Legge di Bilancio 2023, invece, ha previsto la proroga dell’agevolazione fino al 31 dicembre 2025.
Come Funziona il Bonus Barriere Architettoniche
Il bonus barriere architettoniche prevede una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche. Questa detrazione può essere usufruita da cittadini, imprese, enti pubblici e privati. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo (non più 5, grazie alla novità 2023 introdotta dal Decreto blocca cessioni) e può essere richiesta per i lavori svolti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025.
Ma questo non è l’unico modo per usufruire nel 2023 e fino al 2025, salvo modifiche, del bonus barriere architettoniche.
Nel dettaglio, si può usufruire dell’agevolazione attraverso una delle seguenti modalità:
- la dichiarazione dei redditi, in cui la cifra viene suddivisa in 10 quote in parti uguali, sottratte all’imposta netta annuale del richiedente,
- lo sconto in fattura applicato da fornitori di beni o servizi, opzione tramite la quale si ha subito uno sconto sulla cifra totale che è sempre minore rispetto alla cifra che va a recuperare chi invece scegliere di usufruire del bonus tramite la dichiarazione dei redditi,
- la cessione del credito per il 75% della spesa sostenuta, strumento tramite il quale il credito fiscale spettante al richiedente del bonus viene invece ceduto, recuperando quindi immediatamente la cifra totale della detrazione spettante (fino a un massimo di tre cessioni).
Esattamente: il bonus barriere architettoniche dà ancora il diritto di poter scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito nel 2023 poiché non rientra tra le agevolazioni per cui è stato introdotto il divieto di utilizzo di tali strumenti. Nello specifico, è l’unica agevolazione per cui è ancora operabile la cessione del credito.
Vale ancora, comunque, l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate il documento di congruità dei prezzi che hanno concorso alla spesa totale degli interventi effettuati e il visto di conformità dei dati presenti all’interno della documentazione utile ad attestare il diritto di usufruire della detrazione del 75% prevista dal bonus barriere architettoniche.
Vediamo ora quali sono i limiti di spesa della detrazione e quali sono i lavori ammessi.
Limiti di spesa per il Bonus Barriere Architettoniche 2023
Il bonus barrire architettoniche deve rispettare dei limiti di spesa previsti dalla legge, e questi variano a seconda della tipologia di edificio in cui si interviene con i lavori al fine di rimuovere le barriere architettoniche. Nello specifico, i limiti massimi di spesa previsti per tale agevolazione sono:
- 30.000 euro per gli edifici con oltre otto unità immobiliari, da intendersi per ogni unità immobiliare presente. Ad esempio, per un condominio composto da 10 unità abitative, la spesa totale massima prevista dal bonus è di 300.000 euro. Essendo la detrazione del 75%, ciascuna unità immobiliare potrà quindi portare in detrazione la cifra massima di 22.500 euro.
- 40.000 euro per edifici composti da due a otto unità immobiliari, da intendersi per ogni unità immobiliare presente. In questo caso, prendendo ad esempio un edificio con sei unità immobiliari, la spesa massima per i lavori rientranti nel bonus barriere architettoniche sarebbe di 240.000 euro e ogni unità potrà portare in detrazione 30.000 euro (il 75% della quota massima di 4.000 euro).
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità interne ad edifici plurifamiliari indipendenti con uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Lavori ammessi per il Bonus Barriere Architettoniche 2023
I lavori ammessi che danno diritto al bonus barriere architettoniche includono diverse tipologie di interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche. Questi interventi possono riguardare:
In generale, ogni intervento con l’obiettivo di eliminare barriere architettoniche.
- L’installazione di ascensori e montacarichi per garantire l’accesso a diversi livelli dell’edificio.
- La sostituzione di gradini con rampe per facilitare il passaggio delle persone in sedia a rotelle.
- La realizzazione di strumenti tecnologici che favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilita grave.
- L’automazione degli impianti degli edifici e di singole unità immobiliari volti ad abbattere le barriere architettoniche.
- La sostituzione di impianti obsoleti con nuovi impianti che favoriscono l’accessibilità in riferimento alle spese di smaltimento materiali e bonifica.
È importante sottolineare che il bonus barriere architettoniche non copre semplicemente l’acquisto di strumenti o beni mobili, ma si concentra sull’eliminazione effettiva delle barriere architettoniche.
Andando ancor più nello specifico, rientrano nel bonus barriere architettoniche le spese sostenute per la sostituzione/creazione/inserimento di:
- ascensori;
- piattaforme elevatrici;
- rampe inclinate;
- adeguamento dei bagni;
- impianti elettrici e citofoni che permettano il loro utilizzo a chi diversamente abile.
Requisiti per accedere al Bonus Barriere Architettoniche
Per accedere al bonus barriere architettoniche, e necessario rispettare alcuni requisiti. Ecco i principali:
- Gli interventi devono essere eseguiti su edifici già esistenti.
- I lavori devono essere conformi alle prescrizioni tecniche previste dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, che riguardano l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati.
- La spesa deve essere documentata con fatture e pagamenti tracciabili.
- I lavori devono essere eseguiti da professionisti qualificati e abilitati.
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