Azioni Erg, vendere dopo il downgrade di Morgan Stanley?

Azioni Erg, vendere dopo il downgrade di Morgan Stanley a “underweight”? L’utility italiana è sotto i riflettori degli analisti insieme ad altre azioni del settore a livello europeo. In un contesto in cui il mercato obbligazionario mostra ancora rendimenti in crescita, Erg e gli altri titoli del comparto soffrono.

Morgan Stanley ritiene che il titolo ora sia pienamente valutato e non abbia spazi per una crescita ulteriore. Il target price fissato dalla banca è a 27,3 euro (da 26,8 euro), poco sopra l’attuale valutazione (26,48 euro).

Il giudizio negativo degli analisti ha scatenato un’ondata di vendite sul titolo, che ieri ha registrato la peggiore performance nel paniere del Ftse Mib.

Diversa è la prospettiva offerta da Intesa Sanpaolo, che ha recentemente ribadito la sua visione positiva su Erg, confermando il rating “buy”. Nonostante il taglio del target price da 33,5 a 32,5 euro, gli analisti della banca italiana vedono ancora un potenziale apprezzamento del 22% rispetto ai livelli attuali.

Intesa Sanpaolo sottolinea la solidità patrimoniale di Erg e una limitata esposizione alle fluttuazioni di mercato nella produzione. Questa visione positiva è supportata da fondamentali solidi, una buona visibilità degli utili e un profilo rischio/rendimento bilanciato.

Erg: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Erg ha invertito la rotta dopo il test a 27 euro circa del 38,2% di ritracciamento (Fibonacci) calcolato sul ribasso dai massimi di agosto 2022. Il titolo sta cercando di risalire la china dai minimi toccati a inizio ottobre a quota 21 ma si è scontrato con un ostacolo tenace. Il superamento di 27 euro e la rottura di 27,90 euro invierebbero segnali di forza in grafo di proiettare i prezzi in area 28,70-29. Discese sotto 25,76 euro, minimo di ieri, spianerebbero la strada ai venditori verso supporti a 25,20 e 24 euro.

Grafico giornaliero azioni Erg Fonte TeleTrader

Per operare long su Erg potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC9YH75. Il certificato ha come sottostante Erg e presenta una barriera distante attualmente il 15,91%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC22WD8, avente una barriera distante il 15,73% e come sottostante Erg.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.