Eni al banco di prova: comprare o vendere? Ecco come guadagnare cedole mensili incondizionate, con il certificato Equity Fixed Premium di Banca Akros, anche se il titolo è laterale.
Eni è in forte rialzo dopo il taglio alla produzione di petrolio da parte dell’Opec+. Molti si chiedono se sia opportuno comprare o vendere il titolo in questo momento. Vediamo di seguito una strategia per guadagnare a prescindere dall’andamento del titolo. Ma prima, analizziamo le possibili conseguenze della decisione dell’Opec+ sul prezzo del petrolio e sui titoli del settore.
Il nuovo target di produzione è stato fissato a 40,46 milioni di barili al giorno, fino al 2024, con l’obiettivo di stabilizzare il mercato. La Russia ha accettato di mantenere il suo taglio alla produzione di 0,5 milioni di barili al giorno fino alla fine del 2024, mentre gli Emirati Arabi Uniti hanno ottenuto un aumento delle loro quote per l’anno prossimo.
Inoltre, l’Arabia Saudita ha annunciato un ulteriore taglio volontario alla produzione di petrolio greggio, riducendo unilateralmente la produzione di 1 milione di barili al giorno a luglio, con la possibilità di estenderlo. Questo taglio si aggiunge a quello di 0,5 milioni di barili annunciato ad aprile. Le decisioni hanno avuto un impatto immediato sui prezzi del petrolio, con i future del WTI e del Brent che hanno registrato un aumento significativo.
Tuttavia, gli analisti ritengono che gli effetti rialzisti sui prezzi del petrolio potrebbero essere limitati nel breve termine, poiché il taglio dell’Arabia Saudita riguarda solo il mese di luglio. Il mercato petrolifero deve affrontare anche altri fattori negativi, come il rallentamento della domanda e problemi economici in Cina, problemi bancari negli Stati Uniti, alti tassi di interesse e un aumento della produzione petrolifera al di fuori dell’Opec+. Secondo l’EIA, l’Agenzia internazionale dell’energia, il recupero della domanda avverrà principalmente nel secondo semestre del 2023, soprattutto grazie alla Cina.
Gli analisti sottolineano che, nonostante il taglio alla produzione, il mercato potrebbe ancora sperimentare un deficit di offerta nel terzo trimestre di quest’anno. I prezzi del petrolio sono stati deboli di recente e l’impatto di questo taglio sulla situazione complessiva del mercato dovrà essere valutato.
Barclays ha confermato la raccomandazione Buy sul titolo con target a 17 euro. Ricordiamo che la scorsa settimana gli analisti di JP Morgan e di RBC hanno ribadito il giudizio Neutral con prezzo obiettivo rispettivamente a 16 euro e 14 euro.
In uno scenario in cui l’investitore ritiene che il sottostante possa muoversi poco, il certificato Equity Fixed Premium di Banca Akros su Eni (Isin IT0005546251) permette di ottenere un duplice vantaggio:
- sfruttare l’eventuale lateralità del mercato grazie a una protezione condizionata del capitale, ossia vincolata al rispetto di un limite massimo di perdita del sottostante, che nel caso in esame è pari a 10,0395 euro (75% dello strike iniziale);
- incassare un premio incondizionato mensile dello 0,72%, non legato all’andamento dell’importo investito.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questo strumento targato Banca Akros e quotato sul segmento Cert-X di EuroTlx a partire dal 17 maggio 2023.
Certificato Equity Fixed Premium di Banca Akros su Eni
Il certificato rientra nella categoria ACEPI «a capitale condizionatamente protetto» e prevede il pagamento di un premio mensile incondizionato dello 0,72%.
Vediamo di seguito gli elementi chiave del certificato:
| Sottostante | Eni |
| Isin | IT0005546251 |
| Valore nominale | 100 euro |
| Strike iniziale | 13,386 euro |
| Livello Barriera | 10,0395 euro (75% del valore iniziale) |
| Data di Emissione | 17 maggio 2023 |
| Data di valutazione finale | 8 maggio 2025 |
| Scadenza | 15 maggio 2025 |
| Cedola incondizionata mensile 0,93% | 15/06/23 -14/07/23 -14/08/23 -15/09/23 -13/10/23 -15/11/23 -15/12/23 -15/01/24 -15/02/24 -15/03/24 -15/04/24 -15/05/24 -14/06/24 -15/07/24 -14/08/24 -13/09/24 -15/10/24 -15/11/24 -13/12/24 -15/01/25 -14/02/25 -14/03/25
- 15/04/25 -15/05/25 |
Previsioni su Eni secondo l’analisi tecnica
Dopo un avvio di ottava brillante, Eni tenta ora di avere la meglio sulla resistenza a 13,38-13,40 euro, limite superiore del canale correttivo disegnato dai massini di aprile e area volumetrica di rilievo. Oltre questo limite il titolo dovrà confermarsi oltre l’ostacolo a 13,55 circa per dimostrare forza e raggiungere i top di aprile a 14 euro. Una vittoria su questo limite sposterebbe il target sui massimi di inizio anno a quota 15. Nella direzione opposta, la perdita definitiva dei supporti a 12,45 euro, minimo del 31 maggio, farebbe temere un affondo verso 11,70 circa, minimi annuali toccati a marzo.
Come funziona il certificato Equity Fixed Premium su Eni
Il Certificato Equity Fixed Premium su Eni (Isin (IT0005546251) consente di ricevere il pagamento di una cedola mensile di 0,72 euro indipendentemente dall’andamento del sottostante, offrendo un rendimento potenziale dell’8,64% annualizzato.
La barriera è profonda rispetto ai livelli attuali del titolo e si posiziona a circa il 24,6% permettendo di guadagnare dai movimenti laterali del mercato. Il certificato garantisce, a scadenza, la restituzione del capitale investito anche a fronte di variazioni negative del titolo sottostante fino al raggiungimento di quota 10,0395.
A scadenza sono due i possibili scenari:
- Se l’azione Eni alla data di rilevazione finale (8 maggio 2025) quota ad un livello uguale o superiore al Livello Barriera (pari a 10,0395 euro) il Certificato rimborsa interamente il valore nominale di 100 euro oltre all’ultimo premio di 0,72 euro;
- se invece il valore di Eni è inferiore al Livello Barriera, l’investimento comporta una perdita equivalente a quella del sottostante calcolata con un prezzo di acquisto dell’azione Eni al prezzo di 13,386 euro.
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