GEDI vola in Borsa: è guerra in casa De Benedetti dopo l’offerta a sorpresa

C. G.

14 Ottobre 2019 - 10:00

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Azioni GEDI in rally: cosa è successo in casa De Benedetti e quali i motivi dell’offerta a CIR?

GEDI vola in Borsa: è guerra in casa De Benedetti dopo l’offerta a sorpresa

Perché le azioni GEDI stanno mettendo a segno rialzi di quasi 10 punti percentuali in Borsa?

Una domanda lecita che ha trovato ragion d’essere nelle ultime mosse di Carlo De Benedetti, imprenditore 84 enne che lo scorso venerdì ha comunicato a CIR la sua intenzione e di acquistare una fetta della controllata.

Una mossa che ha colto tutti di sorpresa, anche i figli dell’ingegnere che da circa dieci anni controllano la holding. Dopo lo sgomento iniziale è arrivata la risposta di CIR seguita poi oggi dal rally delle azioni GEDI.

All’estrema destra del grafico settimanale è possibile osservare l’odierno balzo del titolo

Azioni GEDI decollano: cosa è successo?

Prima di capire che cosa è successo e perché le azioni GEDI hanno imboccato la via del rialzo occorre fare chiarezza. Ad oggi, la società è per il 40,4% nelle mani di CIR, la controllante che fa capo ai figli di Carlo De Benedetti.

Circa dieci anni fa l’imprenditore ha scelto di lasciare tutto ai propri eredi, allontanandosi in maniera decisa dal settore dell’editoria. Poi, però, qualcosa è cambiato.

25 centesimi per azione e nessun tipo di premio: è quanto offerto da Carlo De Benedetti per acquistare il 29,9% delle azioni GEDI. La mossa dell’imprenditore ha provocato l’immediata reazione del figlio Rodolfo, che si è detto non soltanto amareggiato ma anche sconcertato da una decisione non concordata, inutile e rea di aver creato confusione.

La contro-risposta di De Benedetti senior non si è fatta attendere. L’uomo non ha utilizzato mezzi termini accusando i figli di aver causato il crollo delle azioni GEDI, di aver puntato solo alla ricerca di compratori e di essere incompetenti senza alcun tipo di passione.

Una vera e propria guerra scatenata da Carlo con l’obiettivo di rilanciare il Gruppo nonostante le prospettive difficili.

La risposta di CIR

La proposta di Carlo De Benedetti, fondatore di CIR ma senza più ruoli o poteri decisionali da circa un decennio, è stata prontamente respinta al mittente e giudicata non solo irricevibile, ma anche insufficiente a riconoscere all’azienda il suo reale valore.

“CIR rende noto di ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a riconoscere a CIR e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a GEDI, aspetto sul quale CIR è da sempre impegnata”.

Gli sviluppi e lo scontro nella famiglia De Benedetti hanno avuto un impatto deciso sulle azioni GEDI che nella prima seduta della settimana sono state persino sospese al rialzo.

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