L’Analisi Tecnica funziona?

David Pascucci

14 Giugno 2022 - 08:57

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L’analisi tecnica funziona o no? Uno dei tanti dilemmi di chi fa trading sia da tanto che da poco tempo. Vediamo insieme questo argomento.

L’Analisi Tecnica funziona?

L’analisi tecnica funziona o no? Prima di capire effettivamente se questo tipo di analisi funzioni o no, dobbiamo vedere cos’è l’analisi tecnica, quali sono gli strumenti necessari per farla e soprattutto come metterla in relazione all’attività di trading. Come vedremo nell’articolo, analisi e trading sono due attività diverse ma contigue, una può essere necessaria all’altra ma allo stesso tempo non indispensabile.

Analisi tecnica, che cosa è?

L’analisi tecnica, per definizione, è l’analisi del prezzo di strumenti finanziari tramite l’utilizzo di strumenti su un grafico prezzo-tempo, siano essi strumenti interni al grafico (trendline, supporti, resistenze ecc.), indicatori su grafico (medie mobili, bande di Bollinger ecc.) o oscillatori esterni al grafico (Rsi, Macd, Stocastico ecc.). Questo tipo di analisi ha come scopo quello di capire l’andamento futuro del prezzo tramite l’utilizzo di questi strumenti, siano essi molteplici o siano essi assenti, in modo tale da essere di ausilio all’attività di trading o di investimento.

Questa attività prevede una formazione specifica, uno studio assiduo e un aggiornamento continuo circa possibili nuove metodologie di analisi, in linea con l’evoluzione dell’andamento dei mercati e degli strumenti finanziari presi in esame. L’analisi tecnica si delinea come un’attività che può essere d’ausilio all’attività di trading/investimento, pertanto ne costituisce parte fondamentale ma in alcuni casi non essenziale.

Questa attività non è essenziale per quelle attività di trading che prevedono altri tipi di approcci come quello HFT (High Frequency Trading) o lo scalping sul book, una tecnica di esecuzione che prevede l’utilizzo solo del book di negoziazione in assenza di grafici prezzo-tempo. L’approccio all’analisi tecnica, quindi la scelta di indicatori, oscillatori, strumenti grafici e altro, è a discrezione dell’analista, pertanto ogni analisi è diversa dall’altra per definizione.

Gli strumenti dell’analisi tecnica: elementi grafici

Come detto prima, gli strumenti dell’analisi tecnica sono molti e sono tutti da inserirsi in un contesto dove è presente un grafico prezzo-tempo. Ogni volta che si utilizza un grafico prezzo-tempo per fare delle analisi, dobbiamo parlare di analisi tecnica, sia essa molto semplice e con pochi elementi di analisi, sia essa complessa e ben fornita di strumenti tecnici. Gli strumenti più immediati ma, allo stesso tempo, più difficili da standardizzare, sono gli ausili grafici come le trendline, i supporti e le resistenze.

Affronteremo questo discorso in modo molto sintetico per avere una panoramica generale. Questi strumenti sono “messi sul grafico” direttamente dall’analista, ossia l’analista li “disegna” sul grafico in base a ciò che vede. Ad esempio, le trendlines sono, come dice la parola stessa, delle linee di tendenza. Solitamente si formano allineando massimi e minimi di prezzo su un grafico per capirne la tendenza in un certo arco temporale.

Se prendiamo 10 analisti con le loro 10 analisi, probabilmente vedremmo delle trendline tracciate su prezzi leggermente diversi l’uno dall’altro, magari prendendo come riferimento massimi e minimi leggermente diversi. Ecco qui che esce fuori tutta la “discrezionalità” di questo tipo di analisi. Stessa cosa, anche se con meno discrezionalità, succede con i famosi “supporti” o “resistenze”, ossia livelli grafici dove i prezzi quotano in modo più frequente. In questi casi (trendlines, soppurti e resistenze), dove gli elementi di analisi vengono posti sul grafico direttamente dall’analista, è molto forte l’elemento discrezionale.

Indicatori e oscillatori

Questi elementi dell’analisi tecnica presentano poca discrezionalità. L’unico elemento discrezionale risiede nella loro lettura all’interno di un contesto analitico completo. Infatti, questi strumenti non ci dicono cosa succederà, bensì è l’analista che dovrà interpretarli affinché possa far risultare un’analisi valida e ragionevole. Gli indicatori sono elementi grafici frutto di un’elaborazione matematica. Per fare un esempio, le medie mobili sono delle medie dei prezzi su un arco temporale predeterminato (esempio, la media dei prezzi degli ultimi 15 minuti) e queste sono uguali su ogni analisi e su ogni grafico.

Se due analisti analizzano lo stesso grafico, probabilmente avranno trendline, supporti e resistenze diversi ma avranno, qualora siano “settate” allo stesso modo, le stesse medie mobili o altri indicatori. Le medie mobili sono l’indicatore per eccellenza, uno dei più semplici, ma ne esistono di molti più complessi ed elaborati che richiedono uno studio specializzato (ad esempio Ichimoku). Gli oscillatori sono invece fuori dal grafico e sono praticamente dei “grafici” che ci dicono come si sta comportando il mercato. Anch’essi sono frutto di elaborazioni matematiche e solitamente indicano il comportamento del mercato e non forniscono informazioni sui prezzi.

Sono famosi gli oscillatori che indicano ad esempio un comportamento di mercato come quello di “ipervenduto” o “ipercomprato” dell’RSI, oppure dello stocastico. Anche in quei casi, la lettura degli stessi è del tutto discrezionale e non è assolutamente oggettiva.

Analista o trader? L’analisi tecnica funziona?

Come dicevamo, molti confondono le due attività. Non necessariamente un buon trader è anche un buon analista e viceversa. Ci sono analisti tecnici molto bravi che non sanno minimamente fare trading e ci sono invece dei traders molto bravi che magari non sanno fare delle analisi precise. In sostanza l’analista e il trader sono due attività completamente diverse tra loro.

L’analista “prepara il terreno” per il trader e quest’ultimo dovrà gestire il rischio di eventuali entrate a mercato dovute all’analisi fornita dall’analista. Visto l’elemento discrezionale dell’analisi tecnica e il fatto che il trading sia un’attività diversa dall’analista, la domanda “l’analisi tecnica funziona?” non ha motivo di esistere.

Questa domanda nasce principalmente da diverse diatribe tra traders retail che, evidentemente, non sanno la differenza tra attività di analisi e attività di trading, o meglio, non sanno che l’attività di trading è del tutto diversa da quella dell’analista tecnico.

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