I prezzi dell’Eurostoxx 50 sono arrivate ad un supporto critico, corrispondente al 61,8% dell’intero impulso rialzista iniziato nel 2019. Operativamente, dagli attuali livelli si potrebbero azzardare strategie di natura rialzista di breve periodo
Dai massimi annuali registrati lo scorso 20 febbraio, a 3.867,28 punti, le quotazioni dell’Eurostoxx 50 hanno lasciato sul terreno oltre il 14% a causa dei timori degli investitori sulle ricadute economiche della diffusione del Coronavirus.
Eurostoxx 50, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, le quotazioni hanno rotto numerosi supporti importanti, come i livelli statici a 3.801,1299 punti e 3.708,6499 punti, la coriacea linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 27 settembre 2018 a quelli del 4 luglio 2019, e la media mobile semplice a 200 giorni.
Interessante evidenziare come le vendite siano scattate subito dopo la formazione di un pattern di Engulfing bearish a seguito del test della trendline disegnata con i minimi del 15 agosto e del 3 ottobre 2019.
I prezzi sono arrivati ora ad un’area di concentrazione di domanda particolarmente importante. L’intorno dei 3.274 punti corrisponde infatti al livello orizzontale ereditato
dai minimi dell’8 marzo 2019 e al 61,8% del ritracciamento di Fibonacci ottenuto con i minimi del 27 dicembre 2018 e i massimi del 20 febbraio scorso.
Considerando anche la soglia di ipervenduto raggiunta dall’RSI settato a 14 periodi (non si vedeva da agosto 2019), sarebbe ragionevole attendersi un rimbalzo, perlomeno nel breve termine.
Strategie operative sull’Eurostoxx 50
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long nel breve periodo in caso di ritorno delle quotazioni a 3.300 punti. Lo stop loss sarebbe invece localizzato a 3.230 punti, mentre l’obiettivo principale a 3.420 punti. Il target finale sarebbe invece localizzato a 3.430 punti.
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