Addizionali Irpef 2025, dove sono più care?

Nadia Pascale

16 Luglio 2025 - 15:58

In quali comuni e in quali regioni si versa l’importo per le addizionali Irpef più elevato? Nella classifica le regioni del Sud e del Centro Italia sono le meno convenienti.

Addizionali Irpef 2025, dove sono più care?

Le addizionali Irpef dove sono più care? Quanto paga un cittadino ogni anno solo per l’imposta locale? Vediamo la classifica su redditi bassi e medi.

L’Irpef è l’imposta che genera il maggiore gettito fiscale, si tratta dell’imposta sui redditi delle persone fisiche ed è composta di 3 parti:

Come si evince dal nome le addizionali regionali sono di competenza della Regione, le addizionali comunali sono di competenza del Comune in cui il contribuente ha il domicilio fiscale.

Le addizionali Irpef sono disciplinate dal decreto legislativo 360 del 1998. L’addizionale comunale è fissata dal Comune e il range previsto è compreso tra lo 0% e 0,8%, solo per Roma Capitale è prevista la possibilità di optare per un’aliquota massima dello 0,9%. Il range entro il quale possono “muoversi”, invece, le aliquote regionali è 1,23%-3,33%.

I comuni e le regioni possono decidere di applicare una soglia di esenzione dal versamento dell’addizionale comunale e scegliere di applicare aliquote differenti in base allo scaglione di reddito.
Le aliquote devono essere fissate di anno in anno, naturalmente comuni e regioni possono anche decidere di mantenere la stessa aliquota dell’anno precedente.

Ma quali sono i comuni e le regioni che hanno fissato aliquote per le addizionali Irpef più alte? Dove sono più care le addizionali Irpef?

Addizionali Irpef comunali, quali sono i più cari?

Ad analizzare i dati relativi alle addizionali comunali e regionali è il servizio Stato Sociale Politiche Fiscali e Previdenziali della Uil che ha realizzato uno studio guardando a redditi bassi (20.000 euro) e redditi medi (40.000 euro).

Sui redditi medi le città più care sono Napoli, Roma, Salerno e Avellino, stupisce come 3 città su 4 siano in Campania, Regione di certo non particolarmente ricca. In queste 4 città il prelievo sui redditi medi per le sole addizionali supera i 1.400 euro.

Per i redditi bassi, invece, la maglia nera deve essere consegnata a Vibo Valentia con un prelievo di 686 euro. Seguono, purtroppo, 3 province della Campania, cioè Salerno, Avellino e Napoli che applicano sui redditi bassi prelievi superiori a 600 euro l’anno, solo ai redditi bassi.

Seguono le province della Regione Lazio: Roma, Frosinone, latina, Rieti e Viterbo.
Per i redditi medi la città più conveniente è Cagliari, mentre per i redditi bassi la più conveniente è Milano che fissa una soglia di esenzione dall’addizionale comunale e per redditi di 20.000 euro, il prelievo è di 263 euro, ma solo per l’addizionale regionale. Sempre a Milano chi ha un reddito medio di 40.000 euro paga 916 euro, molto meno rispetto alle città più care viste prima.

Addizionali regionali, chi paga di più?

Le addizionali regionali seguono la stessa tendenza di quelle comunali. La regione dove si paga meno è il Friuli Venezia Giulia dove chi ha un reddito di 20.000 euro versa 166 euro di addizionale regionale. Sugli stessi livelli sono: Liguria, Lombardia, Toscana e Puglia.
Sui redditi medi, la più economica resta sempre la regione Friuli Venezia Giulia con un prelievo di 412 euro, seguono Veneto, Sardegna, Sicilia e Basilicata. Le più care, invece, sono Lazio con 1.092 euro, Campania con 1.028 e Umbria con 1.026.

Perché queste differenze? Perché le città più ricche pagano meno? La risposta è semplice, le addizionali comunali devono coprire il fabbisogno dei Comuni, in quelli con minori difficoltà economiche la spesa per il sociale è più bassa quindi c’è bisogno di minori risorse. Di converso per le città e regioni più povere del Sud il welfare costituisce una spesa importante e quindi il fabbisogno è più elevato e le spese sono coperte con tasse più elevate.

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