Gli Stati Uniti eliminano i penny: scopri perché e cosa fare con quelli nel tuo barattolo. Potresti avere più soldi in casa di quanto pensi.
Il penny, la più piccola unità monetaria americana, potrebbe presto scomparire.
Da anni si discute dell’opportunità di continuare a produrre una moneta il cui valore è inferiore al costo di produzione. Adesso, con un drastico calo dell’uso del contante e un’economia sempre più digitale, il governo degli Stati Uniti ha iniziato ad agire: l’ex presidente Donald Trump aveva già ordinato lo stop alla coniazione del penny, e nuove proposte di legge, come il Common Cents Act, spingono per eliminarlo del tutto.
Molti americani considerano i penny poco pratici, spesso lasciandoli in barattoli o dimenticati nei cassetti. Eppure, quelle monete apparentemente inutili possono nascondere un valore sorprendente. Secondo Coinstar, azienda leader nei cambiavalute automatici, ogni barattolo medio di monete contiene circa 58 dollari. Inoltre, alcune monete rare possono valere centinaia o addirittura migliaia di dollari. Ecco perché gli Usa vogliono abbandonare i penny e come riciclarli.
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Perché gli Stati Uniti dicono addio al Penny?
La decisione di abbandonare il penny nasce da una semplice questione economica: produrre un centesimo costa più di un centesimo.
Secondo il Tesoro statunitense, il costo di produzione del penny supera il suo valore nominale, il che comporta una perdita per il governo ogni volta che una moneta viene coniata. La stessa situazione riguarda anche i nickel (da 5 centesimi), che costano quasi il doppio del loro valore.
In un’epoca in cui l’uso del denaro contante è in netto calo, appena il 16% dei pagamenti nel 2023 è stato effettuato in contanti secondo la Federal Reserve, mantenere in circolazione monete di basso valore appare sempre meno giustificabile. Inoltre, un sondaggio Pew del 2022 ha rivelato che una parte significativa degli americani non utilizza mai denaro fisico, preferendo le carte e i pagamenti elettronici.
Il Common Cents Act, un disegno di legge bipartisan, propone di arrotondare tutte le transazioni in contanti ai cinque centesimi più vicini, eliminando la necessità del penny. Tuttavia, questa misura solleva altre questioni: come gestire i pagamenti da 15 o 25 centesimi se anche i nickel venissero eliminati? Il rischio è quello di dover rivedere l’intero sistema monetario, forse arrotondando ai dieci centesimi più vicini, mettendo a rischio anche altre monete come i quarter (25 centesimi).
Il dibattito è acceso: da una parte la necessità di semplificare e risparmiare, dall’altra la resistenza al cambiamento e le complicazioni pratiche. Ma una cosa è chiara: il penny è destinato a diventare sempre più raro.
Cosa fare se si hanno ancora dei Penny: riciclarli
Se si ha un barattolo di penny dimenticato in casa, gli americani, ma anche i turisti italiani che si trovano negli Usa, non devono buttarli. Secondo la Federal Reserve, una famiglia media possiede tra i 60 e i 90 dollari in monete inutilizzate. Coinstar, azienda specializzata nel cambio automatico di monete, trasforma ogni anno circa 3 miliardi di dollari in contanti. Il messaggio è chiaro: “le monete hanno ancora valore e non andrebbero trattate come spazzatura.”
Kevin McColly, CEO di Coinstar, sottolinea che molte persone sottovalutano quanto denaro hanno in casa. “Le persone hanno la sensazione di aver trovato soldi”, afferma, riferendosi alla soddisfazione di cambiare un barattolo pieno di monetine. Coinstar applica una piccola commissione, ma spesso la rinuncia se si sceglie una carta regalo invece del contante. In alternativa, è possibile recarsi in banca o presso una cooperativa di credito per cambiare le monete gratuitamente, se si è titolari di un conto.
Oltre al valore monetario immediato, alcuni penny, in particolare quelli rari come i “penny di grano” prodotti tra il 1909 e il 1958 o quelli in rame del 1943, possono avere un valore collezionistico significativo. Tuttavia, attenzione ai falsi e alle truffe online: molte vendite su eBay o Etsy propongono monete sopravvalutate o contraffatte. Rivolgersi a esperti numismatici o utilizzare servizi affidabili per la valutazione è sempre una scelta saggia.
Infine, McColly invita a considerare le monete come risorse da riciclare: “Sono di metallo e hanno una lunga vita utile.” Recuperare e reinserire le monete nel circuito monetario potrebbe ridurre la necessità di coniarne di nuove, con benefici ambientali ed economici.
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