Volkswagen taglia 4.000 posti di lavoro in sei fabbriche

Redazione Motori

15 Marzo 2021 - 16:19

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Volkswagen taglierà 4.000 posti di lavoro in Germania tramite un piano di pensionamento anticipato

Arrivano brutte notizie da Volkswagen. Il gruppo automobilistico di Wolfsburg ha infatti annunciato che taglierà ben 4 mila posti di lavoro nei suoi stabilimenti tedeschi. Il taglio avverrà entro il 2023 ed è stato concordato con i sindacati tedeschi per i dipendenti che sono nati tra il 1956 e il 1964. Per alcuni di questi sarà previsto il pensionato anticipato.

Volkswagen taglia 4 mila posti di lavoro in Germania

Sui 120 mila dipendenti che operano negli stabilimenti tedeschi di Volkswagen sono 11.500 quelli interessati da questo provvedimento. La casa automobilistica tedesca si aspetta che almeno 900 dipendenti si offrano per il pensionamento anticipato.

Il piano prevede di incentivare il pensionamento ai lavoratori che abbiano compiuto i 57 anni di età con l’offerta di pensionamento anticipato. Il consiglio di sorveglianza della società lo scorso dicembre ha presentato un piano di austerità che includeva una riduzione dei costi fissi del 5%, che avrebbe inciso principalmente sui costi del personale.

Secondo "Handelsblatt", la misura sarà applicata in prima linea a Volkswagen e ai suoi stabilimenti in Germania, anche se in una fase successiva sarà estesa ad altri marchi del gruppo. Nel 2020, Volkswagen ha perso la sua posizione di leader nel mercato automobilistico mondiale a favore di Toyota, vendendo 9,3 milioni di veicoli, in calo del 15% rispetto al 2019.

Come tutte le case automobilistiche, anche Volkswagen è stata duramente colpita dalle ricadute economiche della pandemia di coronavirus ma ha affermato di aspettarsi un aumento significativo del fatturato nel 2021.

Quest’ultimo ciclo di tagli di posti di lavoro segue l’annuncio del 2019 di una perdita di 7.000 posti di lavoro da parte del marchio leader del gruppo, Volkswagen.

All’inizio di questo mese, Volkswagen ha dichiarato di sperare che i veicoli elettrici rappresenteranno il 70% delle sue vendite europee entro il 2030, raddoppiando il suo obiettivo precedente a fronte di una legislazione sempre più severa per quanto riguarda le auto con motori a combustione.

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