Scuola, paritarie a rischio a causa dell’emergenza coronavirus, così il governo starebbe pensando a degli aiuti da inserire nel prossimo decreto di aprile.
Scuola, paritarie a rischio: aiuti dal governo? Dopo la chiusura che ha interessato anche le numerose scuole paritarie presenti sul territorio nazionale, dopo quasi due mesi di isolamento e alcun rientro all’orizzonte, il governo sta pensando a degli aiuti anche le scuole paritarie.
Fino a oggi gli aiuti, tra fondi per la sanificazione e la didattica a distanza cui anche le scuole paritarie si sono dovute adeguare, sono andati in misura nettamente maggiore alle scuole pubbliche.
Le scuole paritarie si reggono infatti in parte per fondi statali e molto per la retta pagata dai genitori degli allievi di ogni ordine e grado.
Sebbene si trovassero già in crisi prima dell’emergenza COVID-19, le scuole paritarie sono una realtà comunque importante del nostro Paese e con la chiusura si ritrovano con una nuova e rinnovata crisi.
In Italia le scuole paritarie sono secondo i dati Miur oltre 12mila mentre le statali sono 40mila e se gli studenti che frequentano queste ultime sono 7 milioni e mezzo in tutta Italia, nelle paritarie se ne contano quasi 887mila.
Per quanto riguarda le paritarie poi la maggior parte sono attive, con oltre 500mila bambini, nel reparto infanzia. Vediamo allora quali sono gli aiuti pensati dal governo per le scuole paritarie. Prima però cerchiamo di capire come mai sono a rischio.
Scuole paritarie a rischio per COVID-19
Le scuole paritarie sono a rischio per COVID-19. A riportare lo studio dettagliato con i numeri è Il Sole 24 Ore.
Abbiamo detto che sono oltre 800mila in italia gli studenti, anche bambini dell’infanzia, che frequentano le scuole paritarie. In queste sono impiegati inoltre 90mila docenti e 70mila compongono il personale tecnico-amministrativo. Lombardia, Veneto, Lazio e Campania sono le regioni che contano più alunni nelle paritarie.
Come abbiamo anticipato le scuole paritarie si trovano in difficoltà e di conseguenza chi le gestisce e anche il personale impiegato dal momento che per aprile i genitori non hanno pagato la retta. Le scuole paritarie si reggono su queste e una parte dei fondi li ricevono dallo Stato. Il finanziamento negli anni è salito e a oggi ammonta a 512,7 milioni annui più i 35,9 milioni per l’inserimento degli studenti con disabilità.
Per quanto riguarda invece il contributo delle famiglie questo a seconda del grado di istruzione va dai 2mila ai 4 o 5mila euro per 10 mensilità che si traduce quindi in rette mensili tra i 200 e i 500 euro. Anche per le paritarie come le scuole statali sono previste delle detrazioni del 19% fino a 800 euro di spese.
Con il COVID-19 anche le scuole paritarie sono state chiuse, ma hanno comunque continuato a garantire il servizio attraverso la didattica a distanza come le scuole statali. Da considerare è però due elementi: non hanno ricevuto gli stessi fondi dal governo a marzo come le statali e non hanno neppure ricevuto le rette dei genitori.
Pare infatti che a marzo (fonte Aninsei Confindustria) ha pagato il 30% delle famiglie e nessuna ha versato la retta nel mese corrente. Il rischio è di ritrovarsi a settembre non solo con gli asili chiusi, ma anche con quelli che apriranno costretti ad aumentare le rette.
La chiusura delle paritarie costerebbe anche allo Stato tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Ora però il governo sta pensando a delle misure da introdurre nel prossimo decreto di aprile per aiutare le scuole paritarie a rischio.
Alle scuole paritarie aiuti dal governo
Alle scuole paritarie arriveranno aiuti dal governo: almeno questo è quello che si sta studiando e che si spera di inserire nel prossimo decreto di aprile. Le misure previste potrebbero essere due o meglio una delle due:
- potenziare le detrazioni in modo da aiutare i genitori che pagano la retta delle scuole paritarie;
- un fondo specifico per aiutare le famiglie a pagare le rette.
Non sappiamo quale delle due finirà nel decreto di aprile quello che sappiamo è che a marzo le scuole paritarie hanno ricevuto dal governo:
- 3,7 milioni dei 43,5 stanziati per la sanificazione delle scuole;
- 2 milioni per potenziare gli strumenti della didattica a distanza degli 85 riservati alle scuole statali.
Eppure anche le scuole paritarie hanno continuato a lavorare e subiscono la crisi della chiusura. Forse, con una parte dei prossimi soldi che la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato verranno stanziati ancora per la didattica a distanza una parte potrà andare anche alle scuole paritarie in grave difficoltà e con il futuro incerto.
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