Quanto costa andare all’Università in Italia

Giorgia Bonamoneta

30 Luglio 2021 - 23:04

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Il costo dell’università varia a seconda del settore di studi scelto e all’isee. Chiunque può studiare in questa ottica, ma ci sono molte altre spese da tenere in considerazione. Scopriamole.

Quanto costa andare all’Università in Italia

Per molti giovani la scelta se continuare a studiare o meno è determinata dall’investimento economico che il ragazzo o la famiglia può fare nel percorso di studi. Quanto investire nello studio, nell’università digitale o tradizionale, nei libri di testo etc. In poche parole: quanto costa andare all’Università?

Ci sono svariati moti per studiare anche in assenza di una stabilità economica e nessuno di questi deve essere “scelgo questo corso perché costa meno”. Comunque in questo articolo cercheremo di illustrare i costi delle facoltà e, più nel dettaglio, quali sono le spese che una giovane matricola deve sostenere.

Senza farsi mancare l’aspetto del sostegno allo studio, dalle proposte regionali a quelle delle università stesse. In questo articolo troverai, oltre al costo dell’università pubblica, anche alcuni consigli per abbattere i costi extra dello studio.

Il prezzo dello studio in Italia

In Italia studiare non è solo un dovere durante la scuola dell’obbligo, ma apre anche alla possibilità di inseguire i propri sogni, le proprie passioni o le proprie capacità sviluppate durante gli anni di studio. In tutti i casi, quando si sceglie l’Università, si tende a tenere in considerazione tra i motivi per frequentare uno o l’altro corso anche il criterio economico.

Quando ci si iscrive all’Università si devono tenere presenti dei costi fissi per lo studio (in alcuni casi agevolati) che sono:

  • Tasse universitarie
  • Tassa Regionale
  • Costo dei libri ed extra

Tasse universitarie e tassa regionale

Tasse di iscrizione all’Università
Facciamo l’esempio con l’Università la Sapienza di Roma, che divide i costi dell’importo ordinario delle tasse di iscrizione per gruppi.

Nel primo gruppo rientrano le facoltà di: Economia; Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione, Corsi di studio di classe L-19; L-39; LM-85; mentre nel secondo gruppo: Architettura, Farmacia e Medicina, Ingegneria civile e industriale, Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica, Medicina e Psicologia, Medicina e Odontoiatria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

I costi sono così divisi:

Corsi del I gruppo:

totale: €2.821
divisi in prima rata: €846
seconda rata: €987
terza rata: €988

Corsi del II gruppo:

totale: €2.924
divisi in prima rata: €877
seconda rata: €1.023
terza rata: €1024

Le tasse variano in base all’università scelta, così come anche alcuni sussidi e aiuti che ora andremo a vedere. In generale comunque i costi sono divisi a seconda delle materie, meno costose le umanistiche, più costose le scientifiche.

In alcuni casi, per esempio spuntando la casella da borsista o inviando l’isee nella fase di generazione dei bollettini, si può usufruire di sconti importanti o del completo esonero dal pagamento delle tasse.

Tassa Regionale
La tassa regionale è l’unica che non viene eliminata, neanche in presenza di un isee pari a 0, ma può essere rimborsata.

Nel Lazio la rata regionale equivale a 140 euro più una barca da bollo di 16 euro, per un totale di 156 euro. Nelle altre Regioni questa cifra può variare da 120 euro ai 170 euro.

Quanto costano i libri universitari e come sopravvivere agli extra?

Studiare vuol dire anche avere un supporto fisico o digitale dal quale apprendere. Che sia un libro, un pdf, una raccolta di saggi o una dispensa creata dal professore. Questo è un costo che bisogna inevitabilmente mettere da conto.

Ecco alcuni consigli per abbattere i costi dei libri:

  • acquista usato: vicino le università o, in alcuni casi, all’interno delle librerie universitarie, si possono trovare dei libri usati in ottime o pessime condizioni. Tutto dipende da quanto si vuole spendere. Il metodo più economico è sicuramente quello di acquistare tramite scambio tra studenti su gruppi Whatsapp o Facebook.
  • fotocopie: in caso di dispense create dai professori o di libri non più in stampa, si può pensare di raccogliere le fotocopie in un volume. In tutti gli altri casi la riproduzione totale di un libro è illegale e spesso i professori denunciano dispense di questo genere fino a trovare chi le riproduce. Quindi attenzione a cosa volete comprate: la riproduzione di un libro non fuori stampa è possibile entro il 15% delle pagine totali.
  • compra nuovo e chiedi fattura: in alcune Regioni è possibile richiedere, presentando le apposite fatture, il rimborso delle spese dei libri. I soldi vengono accreditati direttamente sul conto dello studente.

Altri extra sono il cibo e il trasporto. Come studente si può accedere alle mense universitarie, in molti casi agevolate per isee (minimo 1 euro a pasto), ma in generale il costo non supera i 7-8 euro a pasto completo. In caso di possesso di borsa di studio si può accedere anche gratuitamente a questo servizio.

I trasporti sono un po’ la nota dolente. In molti casi è vero che esistono sconti per studenti, ma questi fanno riferimento a un periodo di studio compreso da settembre e giugno. Chi sta per iscriversi o è iscritto all’università sa invece che il periodo di esami prosegue ben oltre giugno o che il tirocinio in laboratorio va in ferie solo due settimane di agosto.

Per questo conviene spendere un pochino di più e usufruire di un abbonamento veramente annuale (365 giorni) e non di un anno scolastico (settembre-giugno). I costi sono più alti, ma comunque scontati fino a 150-200 euro rispetto al prezzo originario. Per scoprire gli sconti bisogna accedere al portale trasporti della propria Regione o città.

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