Pensione quota 100, a 67 anni l’importo cambia?

Lorenzo Rubini

6 Dicembre 2021 - 19:23

condividi

La pensione liquidata con la quota 100 sicuramente è più bassa di quella che si sarebbe, invece, ricevuta, al compimento dei 67 anni.

Pensione quota 100, a 67 anni l’importo cambia?

L’anticipo pensionistico ha sempre un costo, come abbiamo scritto anche in precedenti altri articoli. Anche quello con quota 100 comporta un assegno di importo inferiore rispetto a quello che si sarebbe, invece, ricevuto, attendendo di compiere i 67 anni di età.

Rispondiamo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:

“Dall’01/08/2019 sono stato collocato a riposo per dimissioni volontarie a seguito della legge c. d. quota cento. Nel prossimo anno a gennaio compio l’età di 67 anni. Vi chiedo di sapere se a seguito del compimento dell’età la mia pensione verrà adeguata d’ ufficio da parte dell’INPS a quella di vecchiaia e quindi meno trattenute. Si ringrazia sin d’ora e si porgono cordiali saluti.”.

Pensione e importo

La pensione liquidata con la quota 100 è una pensione definitiva che non comporta nessun ricalcolo al compimento dei 67 anni. Non è previsto alcun adeguamento per il semplice motivo che la pensione ottenuta con la quota 100 è calcolata con lo stesso sistema che sarebbe stato usato per il calcolo della pensione di vecchiaia e, pertanto, non c’è alcun adeguamento da fare.

Ma perchè, però, l’importo che si riceve con la quota 100 è più basso? Alla pensione con quota 100 si accede prima dei 67 anni, a partire dai 62 anni e, quindi, sicuramente si versano meno contributi di quelli che si sarebbero versati andando in pensione a 67 anni. E questo è uno dei motivi per cui l’assegno percepito con quota 100 è più basso, perchè viene calcolato su meno contributi.

Un altro motivo, e qui sta il motivo del costo dell’anticipo, è che accedendo alla pensione a 62 anni, per esempio, viene applicato al calcolo della pensione un coefficiente di trasformazione meno conveniente di quello che, invece, viene utilizzato a chi accede a 67 anni. Questo per ammortizzare gli anni di pensione in più che riceve chi accede prima.

Di fatto, accedendo alla pensione con l’anticipo e vedendosi applicare un coefficiente di trasformazione meno conveniente, si accetta una pensione che sarà più bassa per sempre. Al compimento dei 67 anni non viene effettuato nessun altro calcolo per adeguare la pensione: i contributi versati sono gli stessi e, quindi, non danno luogo ad una pensione più alta. Ma neanche il coefficiente di trasformazione può essere cambiato perchè al calcolo dell’assegno si applica quello riferito all’età di quanto di richiede la pensione.

Per rispondere alla sua domanda, dunque, la sua pensione, quella che percepisce ora e che è stata liquidata con la quota 100, è la sua pensione definitiva che potrà aumentare solo per gli adeguamenti al costo della vita (le rivalutazioni annuali in base agli indici ISTAT).

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO