Pensione prima per i docenti della scuola dell’infanzia, ecco quando

Lorenzo Rubini

10 Maggio 2021 - 16:08

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Per chi, come l’insegnante della scuola dell’infanzia, svolge una mansione gravosa il pensionamento di vecchiaia potrebbe essere anticipato di 5 mesi

Pensione prima per i docenti della scuola dell’infanzia, ecco quando

Per i lavoratori che svolgono mansioni gravose sono previste alcune agevolazioni in ambito previdenziale dall’accesso all’Ape sociale, se si è in possesso di almeno 36 anni di contributi, alla possibilità di centrare la quota 41, riservata, però, solo ai lavoratori precoci. Ma anche per la pensione di vecchiaia sono previsti «sconti».

Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:

“Sono un insegnante dell ’infanzia ho compiuto 65 anni a gennaio ho solo 35 anni di contributi devo aspettare i 67 anni per la mia pensione? Avevo letto il lavoro degli insegnanti nella scuola dell’ infanzia era ritenuto gravoso e venivano scalati degli anni per i figli è vero?”

Pensione prima per lavoratori gravosi

Le alternative di un anticipo possono essere 2 nel suo caso: da una parte la pensione di vecchiaia al compimento dei 66 anni e 7 mesi di età in presenza di almeno 30 anni di contributi, visto che per i lavoratori gravosi i requisiti di accesso alla pensione bloccata non hanno subito l’incremento di 5 mesi che è toccato alla generalità dei lavoratori.

Dall’altra, invece, la possibilità di accedere all’Ape sociale se ha avuto almeno 1 figlio grazie alla cosiddetta Ape Rosa. Questa particolare misura riservata esclusivamente alle lavoratrici che hanno avuto figli permette di anticipare l’uscita con l’Ape di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni in tutto) e lo sconto si applica sul requisito contributivo.

I lavoratori gravosi, come scrivevamo in apertura hanno bisogno di almeno 36 anni per accedere all’Ape sociale ma nel caso delle lavoratrici madri il requisito può essere di 35 anni di contributi in presenza di un solo figlio e di 34 anni di contributi per mamme di due o più figli.

Di fatto, quindi, già dal 1 settembre 2021 avrebbe potuto lasciare il lavoro con l’Ape sociale se ha avuto almeno un figlio ma, se lavora nella scuola statale e non ha presentato domanda di cessazione dal servizio entro il 7 dicembre 2020 dovrà permanere il servizio per un ulteriore anno scolastico.

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