Pensione anticipata per chi assiste familiare invalido attuale e ipotizzata

Lorenzo Rubini

26 Aprile 2021 - 11:03

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Sono soltanto due, ad oggi, le agevolazioni previdenziali che permettono ai caregiver di accedere prima alla pensione. Ma esistono alternative.

Pensione anticipata per chi assiste familiare invalido attuale e ipotizzata

La normativa previdenziale prevede delle agevolazioni per chi assiste familiari con grave handicap ai sensi della legge 104 del 1992, nel riconoscere il lavoro di cura prestato. La prossima riforma previdenziale potrebbe prevedere ulteriori benefici. Vediamo la situazione.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno, volevo chiedere se è previsto un pensionamento anticipato per le persone nelle mie condizioni , che vi descrivo:
Ho 58 anni di eta’
Ho 38 anni di contributi versati
Sono da due anni caregiver di mia madre (disabile 100%) con la quale convivo.
Sono per questo motivo beneficiario della L. 104 / 92
Non sono lavoratore precoce, (all’epoca ero studente)
Grazie mille.”

Pensione anticipata per chi assiste invalidi

Le misure che prevedono una agevolazione per chi assiste familiari con grave disabilità in base alla legge 104 sono due, da una parte la quota 41 riservata, però, solo ai lavoratori precoci (coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni) e dall’altra l’Ape sociale che, però, richiede almeno 63 anni di età e va in scadenza il 31 dicembre 2021.

Alcune ipotesi di riforma, in ogni caso, prevedono misure specifiche per i caregiver (in una delle proposte avanzate si parla di uno sconto contributivo di 12 mesi ogni 5 anni di assistenza prestata al familiare disabile) e si sta discutendo anche su una eventuale proroga dell’Ape sociale con estensione della platea dei beneficiari.

Di fatto, quindi, nell’immediato non ha possibilità di pensionamento a causa della sua giovane età e per mancanza di contributi versati che le permettano, ad esempio, l’accesso alla pensione anticipata ordinaria.

Se non ne ha ancora fruito, però, oltre ai 3 giorni di permesso mensile riconosciuti dalla legge 104 del 1992, potrebbe fruire del congedo straordinario retribuito di 24 mesi che le permetterebbe di chiedere un’aspettativa retribuita dal lavoro per assistere sua madre. Durante tutto il periodo di fruizione del congedo, inoltre, avrebbe copertura contributiva valida sia al diritto che alla misura della pensione.

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