Mille miglia: con il Decreto Sicurezza partecipanti con targhe straniere a rischio

Redazione Motori

6 Febbraio 2019 - 15:54

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Il Decreto Sicurezza ha imposto una stretta sulle auto con targhe straniere. Una norma che mette a rischio sanzione alcuni partecipanti della Mille Miglia. Fioccano disdette.

Tra le norme contenute nel Decreto Sicurezza, c’è quella che impone un giro di vite all’utilizzo di auto con targhe straniere sulle strade italiane. La norma prevede un periodo massimo di 60 giorni dall’ingresso sul suolo italiano prima di essere obbligati o a riportare il veicolo all’estero o ad immatricolarlo con targhe italiane.

Di conseguenza, chi risiede in Italia per un periodo superiore ai 60 giorni è tenuto a nazionalizzare il proprio veicolo. Un obbligo che riguarda le persone e le società con veicoli di proprietà, ma che non interessa i soggetti che hanno un’auto a noleggio o in leasing con targa straniera e contratto stipulato con operatori esteri senza sede in Italia.

Una norma che potrebbe avere ripercussioni negative sulla Mille Miglia, la rievocazione della storica gara che ogni anno coinvolge collezionisti, possessori di auto storiche e appassionati di motori. Perché molte di quelle vetture da sogno, pur essendo di proprietà di soggetti italiani, hanno targa straniera.

Mille Miglia: a rischio la partecipazione di alcuni gioielli

La norma contenuta nel Decreto punta a contrastare l’esterovestizione - la pratica di far risultare all’estero la residenza di un soggetto operante invece in Italia - e incide direttamente sul Codice della Strada. Chi è trovato a circolare con un veicolo immatricolato all’estero trascorsi i 60 giorni di residenza in Italia, è tenuto al pagamento di una sanzione fino a 2.800 euro.

Ma non basta: è previsto il sequestro immediato del mezzo, indipendentemente da chi vi sia alla guida. Dunque anche l’auto prestata all’amico per partecipare alla Mille Miglia corre seri rischi, una situazione che sta mettendo a rischio la presenza di numerosi partecipanti già confermati.

Basta scorrere le immagini delle precedenti edizioni per notare quante vetture con targa straniera vi abbiano preso parte. Certo, molti proprietari sono stranieri e dunque in regola, ma ne spiccano anche diversi con residenza italiana e vettura immatricolata estera. Si tratta del classico escamotage per evitare tasse e sovrattasse, messo in atto attraverso veicoli societari stranieri o intestazioni fiduciarie.

Il quotidiano Il Giorno ha interpellato l’Automobil Club Brescia, organizzatore della manifestazione. Nessun commento ufficiale, ma secondo autorevoli fonti interne sono state una ventina le raccomandate di disdetta già pervenute, a fronte di 400 partecipanti complessivi che hanno già versato una quota anticipata di 10mila euro con fidejussione.

Sempre fonti dell’Automobil Club Brescia raggiunte da Il Giorno, tengono a precisare che della questione è stata investita anche l’ACI nazionale, dal momento che la Mille Miglia non è l’unica gara interessata dalle limitazioni contenute nel Decreto Sicurezza. Ovviamente, gli organizzatori tengono molto all’assoluta conformità del partecipanti al Codice della Strada.

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