La Jal dopo il fallimento: ritorno in borsa a +1,06

Dopo quasi 3 anni dal fallimento, la Jal torna in borsa, esordendo alla Borsa di Tokyo con un rialzo dell’1,06% a 3.830 yen.

La compagnia aerea giapponese si riprende a 3 anni dal delisting per fallimento avvenuto a gennaio del 2010, raggiungendo con la sua quotazione 663 miliardi di euro e ponendosi da subito come secondo più grosso collocamento borsistico globale del 2012, secondo solo a Facebook, che a metà maggio ha raggiunto i 16,4 miliardi di dollari.

Oltre l’insolvenza

Dopo essere diventata insolvente, la Japan Airlines ha portato avanti un grandissimo piano di ristrutturazione, che ha portato a tagli di un terzo della sua forza lavoro, alla sostituzione di vecchi aerei e alla cancellazione di rotte poco redditizie. I risultati non hanno tardato ad arrivare: infatti già quest’anno ad agosto, è arrivato l’annuncio del raddoppio dell’utile netto nel periodo tra aprile e giugno, a paragone con lo scorso anno.

Il parere degli analisti

Secondo gli analisti, questi numeri grossi potranno attirare nuovi acquirenti, creando così un nuovo mercato. Yuuki Sakurai di Fukoku Capital Management, dice infatti: "Il vecchio azionista sarà un po’ titubante a comprare azioni della Japan Airlines, perché ha subito perdite in passato. Ma qui si tratta di un nuovo acquirente che sarà interessato a vedere quanto successo otterrà la Japan Airlines".

Incertezza sul futuro

Non si sa quale futuro attende la compagnia aerea giapponese ora ritornata sui listini: il trasporto aereo giapponese è un mercato già abbastanza maturo e non si prospettano grandi possibilità di crescita; c’è anche da considerare l’agguerrita concorrenza a causa delle compagnie low-cost che hanno ora più grandi quote di mercato. Non ultima, la presente controversia politica tra Cina e Giappone circa la questione dell’appartenenza dei cinque isolotti nel Mar Cinese Orientale getta ancora più ombra sulla possibilità che la Jal possa mantenere il livello di profitto ottenuto.