Italia: spread Btp-Bund scende a 221 dopo pil non negativo e produzione industriale oltre le attese

Lo spread Btp-Bund è sceso sui livelli più bassi da luglio 2011 a 224 punti base dopo la pubblicazione dei dati su pil e produzione industriale italiana superiori alle aspettative. Tuttavia, le associazioni delle imprese e dei consumatori frenano gli entusiasmi, sottolineando che quasi certamente si tratta di un rimbalzo tecnico che fa seguito a una serie significativa di risultati negativi consecutivi. In ogni caso la discesa dell’economia italiana si è momentaneamente fermata, anche se è ancora troppo presto per iniziare a pensare di poter scorgere qualche spiraglio di luce dal fondo del tunnel.

Intanto l’Istat ha certificato che il pil del terzo trimestre ha registrato una variazione nulla rispetto al trimestre precedente. La precedente lettura, risalente al 14 novembre, aveva invece evidenziato l’ennesimo calo congiunturale pari allo 0,1%. Su base annua il pil italiano è diminuito dell’1,8%, mentre la precedente stima era stata di -1,9%. Il miglioramento del pil è dovuto in gran parte a un lieve aumento dei consumi delle famiglie, con la flessione che è diventata più contenuta (-0,1%) rispetto al precedente trimestre (-0,3%). Importante è stato anche il contributo delle scorte (+0,6%), mentre le esportazioni nette sono cresciute dello 0,4%.

E’ stato buono anche il dato sulla produzione industriale, che a ottobre ha segnato il secondo aumento mensile consecutivo. L’indice destagionalizzato è aumentato dello 0,5% su base mensile, molto più di quanto si aspettavano gli economisti (+0,2% m/m). Tuttavia, nei primi dieci mesi dell’anno la produzione industriale è diminuita del 3,5% su base annua. Il Codacons ha comunque subito raffreddato gli entusiasmi, ricordando che l’Italia resta ancora l’unico paese dell’Ocse in recessione, alle prese con una disoccupazione record e con “famiglie ridotte sul lastrico”.