Invasione vespe killer in Italia: i rischi per l’uomo e l’ambiente

Marta Tedesco

04/05/2020

27/07/2020 - 17:45

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La vespa killer è un insetto molto pericoloso che negli ultimi tempi si è diffuso a dismisura in Italia. Agisce sterminando le api da miele e causando di conseguenza gravi danni all’ambiente e all’uomo.

È allarme vespa killer in Italia. Si tratta di un insetto, il cui nome scientifico è vespa velutina, che sta sterminando migliaia di api da miele in diverse zone del Centro-Nord. L’invasione ha già coinvolto Toscana, Piemonte, Liguria, Emilia e Veneto e potrebbe continuare a estendersi in altre zone d’Italia.

La vespa killer, chiamata anche calabrone asiatico o calabrone dalle zampe gialle, è originaria della Cina ed è arrivata in Europa dal 2004, in Italia nel 2012. Negli ultimi anni però, e in particolare nella stagione primaverile, questo insetto si sta moltiplicando a dismisura causando grossi danni sia all’ambiente che all’uomo. Vediamo cosa sta succedendo.

Allarme vespa killer in Italia: rischi per l’uomo?

La vespa killer è un imenottero simile a un calabrone che può misurare fino a 3 centimetri. La sua prerogativa più terribile è quella di uccidere e nutrirsi di api da miele, distruggendo arnie e mettendo così in pericolo ecosistemi e settori come quello dell’apicoltura.

Le api sono infatti uno dei principali insetti impollinatori. Il danno causato dal loro sterminio da parte delle vespe killer non interessa solo gli apicoltori ma, più in generale, rappresenta una minaccia per la biodiversità vegetale e per la produzione delle colture agricole, la cui impollinazione si basa sull’azione delle api. Questo insetto infatti è l’artefice di circa il 70% di ciò che mangiamo.

Infine non è da sottovalutare il pericolo che le vespe killer possano rappresentare per la salute pubblica. Si tratta infatti, secondo gli esperti, di una specie aggressiva che può infliggere punture molto pericolose per l’uomo.

Invasione vespe killer: soluzioni per bloccare la minaccia

Come fare a fermare la vespa killer? Secondo l’entomologo Enzo Moretto non è semplice bloccarne la diffusione, eppure esistono metodi che potrebbero contenere la minaccia, come l’uso della tecnologia. L’esperto ha spiegato infatti che le trappole utilizzate fino a oggi per intercettare e uccidere le regine, e frenare così lo sviluppo delle colonie di vespe killer, non si sono rivelate una soluzione efficace.

Si potrebbe invece provare con l’uso di chip da applicare sugli insetti per tracciarne gli spostamenti, in modo da individuare i loro nidi ed eliminarli. Anche la natura potrebbe aiutare: in Cina e in Corea esistono altre specie di calabroni che, vivendo nello stesso habitat, attaccano le vespe velutine limitandone la diffusione.

In Italia non ci sono tali validi ‘avversari’ poiché il calabrone asiatico rappresenta al momento una specie ‘aliena’, ovvero un predatore che le api nostrane non conoscono e da cui non sanno come proteggersi. Per questo nel nostro Paese si stanno portando avanti degli esperimenti sulle zanzare che potrebbero frenare la diffusione delle vespe killer.

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