Immunità per Renzi: ecco come il centrodestra lo può salvare dal processo Open

Alessandro Cipolla

16 Novembre 2021 - 12:20

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Matteo Renzi ha fatto richiesta di immunità alla presidente del Senato Elisabetta Casellati: in commissione e in Aula il centrodestra potrebbe mettere il leader di IV al riparo dal processo Open.

Immunità per Renzi: ecco come il centrodestra lo può salvare dal processo Open

Matteo Renzi potrebbe salvarsi dal processo Open grazie all’immunità, ma al senatore di Rignano servirà il sostegno compatto di tutto il centrodestra prima in commissione e poi nel decisivo voto dell’Aula.

A riguardo il Fatto Quotidiano parla del diktat “Renzi va salvato” che sarebbe stato impartito dai vertici di Lega e Forza Italia ai propri parlamentari. La partita però è molto più complessa e potrebbe intrecciarsi anche con quella per il Quirinale.

Lo scorso 19 ottobre la Procura di Firenze ha concluso le indagini relative all’inchiesta sulla fondazione Open, formalizzando le accuse di finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite e corruzione agli undici indagati.

Matteo Renzi insieme al suo amico Marco Carrai e ai parlamentari Maria Elena Boschi e Luca Lotti, è indagato per quanto riguarda il filone del finanziamento illecito ai partiti: per gli inquirenti la fondazione avrebbe agito come una articolazione del partito, all’epoca dei fatti il PD.

Pochi giorni prima della conclusione delle indagini, il 7 ottobre il leader di Italia Viva ha scritto una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Casellati chiedendo di “porre in essere quanto necessario per la tutela dei diritti costituzionali”.

Dopo la lettera da parte di Renzi, la presidente Casellati ha rimesso la questione alla Giunta per le immunità del Senato, che questa sera si riunirà per iniziare a esaminare la richiesta da parte dell’ex Presidente del Consiglio.

Immunità per Renzi?

Stando a quanto scrive Il Manifesto, la lettera a Casellati “parte tre giorni dopo il no della Procura di Firenze, che aveva respinto la formale intimazione al pm Luca Turco, da parte dei legali di Renzi, ad astenersi dall’utilizzo di conversazioni e corrispondenza casualmente captate (…) senza l’ autorizzazione della Camera di appartenenza”.

Il primo round per questa richiesta di immunità da parte di Matteo Renzi si giocherà in commissione al Senato, presieduta dal forzista Maurizio Gasparri, dove i numeri sembrerebbero essere favorevoli per l’ex Presidente del Consiglio.

Su 23 componenti l’asse Italia Viva-Lega-Forza Italia può già fare affidamento su 12 voti, senza contare la probabile astensione degli esponenti di Fratelli d’Italia e di parte del Gruppo Misto.

Considerando che Renzi è diventato senatore soltanto a marzo 2018, la commissione dovrà stabilire se le mail e le intercettazioni agli atti dell’inchiesta Open relative agli anni precedenti sono comunque coperti dall’immunità.

Il voto finale della commissione dovrebbe tenersi tra una decina di giorni: in caso di disco verde la richiesta di immunità approderebbe in Aula per il verdetto definitivo, con Matteo Renzi che potrebbe essere salvato soltanto in caso di un sostegno da parte del centrodestra.

In quest’ottica si vocifera che il voto finale sull’immunità potrebbe slittare a dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, appuntamento dove i renziani rappresentano il classico ago della bilancia: se Italia Viva dovesse decidere di spostarsi a destra, a breve potrebbe nascere una nuova maggioranza in Parlamento.

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