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INPS, visite fiscali: regole, orari, vincoli per dipendenti privati e pubblici. La guida per il 2015

martedì 18 novembre 2014, di Vittoria Patanè

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è l’ente che verifica la condizione di salute di dipendenti pubblici e privati che si assentano dal lavoro per malattia. Il controllo avviene tramite l’invio a domicilio del medico fiscale.

"Ispettori" e lavoratori sono tenuti a rispettare delle regole e degli orari prefissati dall’INPS, condizioni che variano a seconda della categoria dei dipendenti.

Ecco dunque la guida sulle visite fiscali per il 2015.

Dipendenti Statali
Rientrano in questa categoria i lavoratori delle seguenti categorie:
 dipendenti statali,
 insegnanti,
 lavoratori della Pubblica Amministrazione,
 lavoratori degli Enti locali,
 Vigili del fuoco,
 Polizia d Stato,
 Asl,
 militari

Queste categorie devono essere reperibili 7 giorni su 7, ivi compresi i giorni non lavorativi, festivi, prefestivi e weekend. Le fasce orarie di riferimento sono le seguenti:
 dalle ore: 9.00 alle ore: 13.00,
 dalle ore: 15:00 alle ore: 18:00.

Negli orari e nei giorni sopra indicati, i lavoratori statali devono rimanere presso la residenza indicata nella documentazione medica di malattia e attendere la visita del medico fiscale inviata dal datore di lavoro o dall’Inps.

Sono esclusi dal vincolo di reperibilità unicamente i dipendenti che si assentano per i seguenti motivi:
1) malattie di una certa entità di cui necessitano cure salvavita.
2) Infortuni di lavoro.
3) Patologie documentate e identificate le cause di servizio.
4) Quadri morbosi inerenti alla circostanza di menomazione attestata.
5) Gestazione a rischio.

Sono esenti anche i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.

Dipendenti Privati
Così come i dipendenti statali, anche quelli privati hanno l’obbligo di reperibilità 7 giorni su 7. Cambiano invece le fasce orarie:
 dalle ore: 10:00 alle ore: 12:00.
 dalle ore: 17:00 alle ore: 19:00.

Permangono l’obbligo di permanenza nella residenza indicata sulla documentazione e le esenzioni elencate sopra per i lavoratori pubblici.

Visite fiscali: le regole
Il medico fiscale ha l’obbligo di verificare le condizioni fisiche del soggetto e di analizzare la patologia riportata all’interno del documento di malattia. In caso di necessità, potrà protrarre la diagnosi di 48 ore. Dopo aver accertato la diagnosi potrà, dove necessario, variarla e sollecitare il dipende a sottoporsi ad un controllo specialistico.

Nel caso in cui, al momento della visita fiscale, il lavoratore non si trovasse all’interno della residenza segnalata sprovvisto di motivazione, perde il diritto al 100% retribuzione per i primi 10 giorni di malattia. Per i giorni seguenti invece la retribuzione scenderà al 50%.

Il dipendente avrà inoltre 15 giorni di tempo per comprovare la propria assenza ed evitare la detrazione dallo stipendio.

Visite Fiscali: lo stipendio
Nel corso del periodo di assenza per malattia, la retribuzione andrà progressivamente a scendere in base alle seguenti fasce temporali:

 dall’inizio della malattia e fino al nono mese (incluso) la retribuzione sarà del 100%,
 dal 10° mese fino ad un anno di assenza la retribuzione sarà del 90%,
 dal 13° al 18° mese, la retribuzione sarà pari al 50%.

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