In un post pubblicato sul suo blog poco più di un’ora fa, Beppe Grillo parla di Silvio Berlusconi e non ci va di certo leggero.
L’argomento? L’uveite che ha colpito il Cavaliere costringendo i magistrati a concedere il legittimo impedimento, ma anche la protesta del PDL davanti al Tribunale di Milano.
Con un mix di sarcasmo e verve comica che da sempre lo contraddistinguono, il leader del Movimento 5 Stelle usa parole dure, lasciando intendere palesemente che la tanto discussa uveite non è altro che una scusa per evitare i processi.
Ma andiamo a vedere cosa pensa sul serio Beppe Grillo sulla malattia dello “psiconano”.
Uveite
"L’uveite, una malattia che ha molto a che fare con la vendemmiata di processi dello psiconano, è un’infiammazione di parte o di tutta la tunica media (vascolare) dell’occhio o che interessa le altre tuniche (sclera, cornea e retina)."
Dopo aver sviscerato le “caratteristiche mediche” della patologia che affligge Silvio Berlusconi, Beppe Grillo si preoccupa anche del suo ricovero in ospedale, sperando che il Cavaliere non patisca troppo le pene della malattia:
"Rinchiuso in una suite di 200 metri quadri del San Raffaele, Berlusconi è curato giorno e notte amorevolmente, alla porta di uscita c’è un appuntato dei Carabinieri per evitarne forse la fuga. Silvio ammira dalla finestra la cupola enorme con l’angelone voluta da Don Verzè, più grande di quella di San Pietro. Forse riflette sulla caducità degli esseri umani, sulla sorte effimera che aspetta ognuno di noi, come è successo a Don Verzè e a Mario Cal, sul destino cinico e baro che attende Mediaset, la sua creatura prediletta. Chissà a cosa pensa, novello Argante di Molière."
Sulla Protesta del PDL
Successivamente il leader del M5S, si concentra sulla notizia del giorno: la protesta dei parlamentari del PDL davanti al Tribunale di Milano:
"Fuori, i parlamentari del Pdl si sono recati al Tribunale di Milano in segno di protesta, a tenere una conferenza stampa contro le "visite fiscali", i "processi ad orologeria" e le "toghe rosse". Una lunga fila di deputati e senatori è entrata nell’edificio e si è fermata davanti all’aula dove si tiene il processo Ruby come gesto di sfida."
Con il solito tono di scherno, Beppe Grillo si rammarica che i Carabinieri non abbiano effettuato una retata per fermare i dissidenti e poi fa un accenno diretto al “caso Ruby”:
"I parlamentari del PDL sono ancora convinti che Ruby sia la nipote di Mubarak, come hanno dimostrato a suo tempo con il voto in Parlamento, per questo assediano la magistratura, sono in buona fede."
Berlusconi sarebbe il loro “salvagente di marmo”, l’unico appiglio che permette al partito di restare in vita, “altrimenti sparirebbero”.
"Lo terranno insieme fino all’ultimo come la mummia di Lenin per esibirlo nei talk show con un altoparlante nascosto "No IMU, no IMU, no IMU".
Berlusconi come Craxi
A detta di Grillo, il Cavaliere ha paura che stavolta lo condannino sul serio. Ma niente Paura, è lui stesso a fornirgli la soluzione migliore:
"Berlusconi ha paura di fare la fine di Bottino Craxi, ma sarebbe invece la sua fortuna. In fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby senza la rottura di coglioni quotidiana dei suoi questuanti. Si faccia condannare al più presto senza attenuanti e, prima dell’arresto, si dia alla latitanza. Ci guadagnerà in salute. Guarirà dall’uveite e gli italiani guariranno finalmente dall’orchite con cui li affligge da vent’anni."
Cambia tono solo alla fine Beppe Grillo e lo fa per esprimere tutta la sua solidarietà ai magistrati milanesi impegnati nel processo Berlusconi e duramente attaccati negli ultimi giorni.
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