Grecia: nuovo voto al Parlamento su bail-in e giustizia, fine trattative UE entro il 20 agosto

La Grecia dovrebbe concludere le trattative con i creditori per il salvataggio entro il 20 agosto, che inizieranno realmente quando il Parlamento greco avrà approvato il secondo pacchetto di misure richieste dall’Eurozona.

Il nuovo disegno di legge, che introdurrebbe la normativa europea su bail-in e provvedimenti per un sistema giudiziario più snello, dovrà essere approvato dai parlamentari greci mercoledì, domani. Ma le cose per Tsipras potrebbero mettersi male.

Il primo ministro Alexis Tsipras sta affrontando una rivolta all’interno del governo guidato dal partito di sinistra Syriza a causa degli aumenti fiscali e dei tagli alla spesa richiesti dall’Europa, ma la prossima approvazione parlamentare sul piano di riforme in Grecia sembra garantita grazie al sostegno dei partiti dell’opposizione pro-Europa.

Nonostante le problematiche interne, Tsipras di definisce determinato a sigillare al più presto l’accordo per il salvataggio, che potrebbe portare in in Grecia fino a 86 miliardi di euro di nuovi prestiti per sostenere le deboli finanze e scongiurare la minaccia Grexit, ovvero l’uscita del Paese dall’area Euro.

"Subito dopo il voto sulle azioni preliminari, inizieranno le trattative con i creditori, e il 20 agosto è la data finale"

ha detto la portavoce del governo Olga Gerovasili in un comunicato.

Gli esponenti delle istituzioni creditrici, la Commissione europea, la Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale voleranno ad Atene venerdì per dei colloqui con il governo greco, come riferisce il vice ministro delle Finanze Dimitris Mardas.

Voto al Parlamento sul piano di riforme a rischio?
Il voto in Parlamento di domani, mercoledì, segue il primo voto della scorsa settimana sulle cosiddette "azioni preliminari" richieste della Grecia come condizione iniziale prima dell’inizio delle trattative sui dettagli del piano di salvataggio.

Il disegno di legge è stato approvato, ma ha causato una rivolta di 39 membri del partito Syriza, che ha rifiutato di sostenere le misure sollevando forti dubbi sulla stabilità del governo, che è salito al potere a gennaio su un’esplicita spinta anti-austerità.

I disordini interni della scorsa settimana hanno causato una forte dipendenza del governo dai partiti d’opposizione. Il governo ha una maggioranza di 162 seggi in Parlamento su 300, ma i nuovi sviluppi hanno lasciato Tsipras con l’appoggio di soli 123 seggi.

Alcuni interni al governo parlano di un supporto parlamentare sceso sotto i 120 voti - il livello minimo richiesto per ottenere il voto di fiducia se il Parlamento vota al di sotto del numero legale consentito di 240 parlamentari. In questo caso, Tsipras sarebbe obbligato a dimettersi.

Grecia: i contenuti del disegno al Parlamento mercoledì
Il disegno di legge in esame mercoledì inserisce nel diritto greco delle nuove regole dell’Unione europea circa il fallimento delle banche, stabilite dopo la crisi finanziaria del 2008 e finalizzate a proteggere i contribuenti dal rischio di dover salvare di propria tasca gli istituti di credito in difficoltà.

Il cosiddetto piano direttivo di risanamento e risoluzione delle banche (bank recovery and resolution directive - BRRD) impone le perdite sugli azionisti e i creditori degli istituti di credito in difficoltà, in un processo noto come "bail-in", prima che il denaro dei cittadini contribuenti possa essere prelevato in virtù del salvataggio delle banche.

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Il disegno di legge per accedere ad ulteriori trattative per il salvataggio comprende anche l’adozione di nuove regole per il sistema giudiziario del paese, al fine di accelerare i processi e ridurre i costi.

La Grecia lunedì ha riaperto le banche e rimborsato i miliardi di euro dovuti al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Centrale Europea, mostrando i primi segni di un ritorno alla normalità.