L’intensificarsi della rivalità tra Stati Uniti e Cina sta mettendo alla prova il ruolo degli Emirati, ponendo Dubai al centro della competizione geopolitica.
Dubai si conferma un cruciale crocevia di commerci, innovazione e investimenti milionari.
Gli Emirati Arabi Uniti, abili strateghi commerciali, hanno costruito una politica estera basata sull’interesse nazionale, mantenendo relazioni equilibrate con tutte le grandi potenze. Tuttavia, come sottolinea un recente articolo di The National Interest, l’escalation della rivalità tra Stati Uniti e Cina sta mettendo a dura prova questa neutralità. Dubai e gli EAU si trovano così al centro di una competizione geopolitica che potrebbe ridefinire il loro ruolo sullo scacchiere globale.
In pochi anni, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno intensificato il loro avvicinamento alla Cina di Xi Jinping, diventando il primo paese del Golfo al centro della rivalità tra Pechino e Washington. Pur beneficiando di una significativa presenza militare statunitense, gli EAU hanno fatto della partnership con la Cina una priorità, andando oltre energia e commercio. La relazione sino-emiratina, rafforzatasi con la visita di Xi ad Abu Dhabi nel 2018, copre ora settori sensibili come porti, rete 5G e trasferimenti di armi. Gli EAU mirano a diversificare la loro politica estera, sognando di diventare una potenza media non allineata. Tuttavia, la dipendenza dalla sicurezza occidentale, in particolare da Stati Uniti e Francia, pone interrogativi sulla reale autonomia degli EAU nei confronti della Cina. [...]
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