Wind 3, le conseguenze della fusione per i clienti: come cambia il mercato italiano della telefonia

Antonio Atte

17/01/2017

17/01/2017 - 12:44

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La fusione Wind 3 entra nel vivo: cosa cambia nel mercato italiano e quali saranno le conseguenze per i clienti delle due compagnie telefoniche.

Wind 3, le conseguenze della fusione per i clienti: come cambia il mercato italiano della telefonia

Il 31 dicembre ha ufficialmente fatto il suo debutto Wind 3, la nuova società derivante dalla fusione tra Wind e 3. Si tratta del primo operatore per clienti mobili in Italia (31 milioni). Nei prossimi anni il nuovo gruppo - che può già contare su un fatturato complessivo superiore ai 6,2 miliardi e su un Ebitda intorno ai 2 miliardi - investirà 7 miliardi in infrastrutture digitali.

Il 7 novembre VimpelCom (azionista di Wind Telecomunicazioni) e CK Hutchison (azionista di 3 Italia) tramite una nota hanno annunciato di aver ultimato la transazione per l’integrazione delle loro attività in Italia.

Da allora Wind e 3 Italia sono entrambe controllate dalla joint venture di CK Hutchison e VimpelCom. Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind, guiderà la jv, con il supporto di Dina Ravera (Merger Integration Officer) e Stefano Invernizzi (Cfo). Vincenzo Novari, Ceo di 3 Italia, ricoprirà il ruolo di Special Adviser di CK Hutchison.

Commentando l’operazione, Canning Fok, Co-Managing Director di CK Hutchison, aveva dichiarato:

“Oggi è un grande giorno per lo sviluppo dell’economia digitale in Italia. Questa operazione non solo darà vita ad un operatore nuovo e competitivo, ma genererà investimenti significativi che guideranno lo sviluppo dell’infrastruttura digitale del Paese. Questo porterà benefici ai clienti business e consumer - attraverso una maggiore affidabilità, velocità e copertura di rete - e consentirà all’Italia di rimanere in una posizione all’avanguardia nell’economia digitale globale”.

Jean-Yves Charlier, Ceo di VimpelCom, aveva invece sottolineato:

“Nel 2017, non appena le due compagnie integreranno le proprie reti e condivideranno il loro know how tecnologico, i clienti beneficeranno di una migliore qualità del servizio e di una rete dati ancora più performante. Attraverso questo accordo, la nuova azienda prevede di raggiungere, a tendere, sinergie in termini di costi e investimenti per un valore di 700 milioni di euro all’anno”.

Fusione Wind-3 Italia: nuovo operatore avrà 31 mln di clienti

Dalla fusione tra Wind e 3 Italia è nato un operatore con oltre 31 milioni di clienti nel mobile e 2,7 milioni nel fisso. In un comunicato diffuso dalle due società si legge che il nuovo soggetto

“si posizionerà sul mercato come un operatore integrato, anche grazie alla collaborazione con Enel Open Fiber. Questa transazione rappresenta una delle più grandi operazioni di M&A avvenute in Italia dal 2007”.

Fusione Wind-3 Italia operativa dal 1° gennaio

Fusione Wind-3 Italia: si passa ai fatti. Dal primo gennaio 2017 una nuova creatura è partita alla conquista del mercato italiano della telefonia. Dall’unione tra Wind e H3G (3 Italia) è nato il terzo operatore telefonico del Belpaese.

Il nome del nuovo soggetto è Wind 3, ma almeno per ora i marchi di Wind e 3 Italia restano distinti.

Cosa cambierà dunque per i clienti e per gli altri player del settore dopo la fusione tra Wind e 3 Italia? Innanzitutto, dal punto di vista amministrativo, le due aziende dovranno unificare la rete commerciale e i servizi: call center e sistemi informatici di Wind e 3 saranno aggregati e i negozi passeranno tutti al nuovo brand (non è esclusa una razionalizzazione dei punti vendita).

Per quanto riguarda la clientela, non sono previsti cambiamenti significativi al momento. Le due compagnie continueranno a coesistere come due gestori separati: un contratto Wind non potrà usufruire di una promozione o di un’offerta di un contratto 3 e viceversa. I piani tariffari e i numeri telefonici non subiranno alcuna variazione, per ora.

L’integrazione vera e propria inizierà nella seconda metà di quest’anno, per concludersi poi nel 2019.

Probabilmente la fusione tra Wind e 3 determinerà la chiusura di La3, come lascia presagire il silenzio dei social media manager sulla pagina Facebook del canale televisivo multipiattaforma.

Presente sul digitale terrestre italiano e su Sky, rispettivamente ai canali 134 e 163, La3 si propose nel 2007 come la prima pay-tv mobile, con una proposta di film e calcio a pagamento. Il progetto però non è mai decollato del tutto e oggi, a distanza di 10 anni dall’esordio, il canale potrebbe definitivamente chiudere i battenti.

Fusione Wind-3 Italia: Telecom Italia si prepara

I grandi player del mercato telefonico italiano intanto preparano le contromisure in vista della imminente fusione tra Wind e 3 Italia e dell’arrivo della francese Iliad. Recentemente Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Telecom Italia, a proposito del prossimo sbarco dell’azienda transalpina ha affermato che “noi siamo pronti ad affrontare un nuovo concorrente”.

L’ad ha preferito invece non sbilanciarsi sulla possibilità che la fusione tra Wind e 3 Italia produca un aumento dei margini sul mobile. “Certo - ha spiegato - si fonde uno degli operatori più aggressivi in termini di prezzi... diciamo che mi aspetto un mercato ’migliore’ rispetto a quello precedente”.

Nel corso della sua prima conferenza stampa a settembre, il manager ha illustrato le prossime offerte del gruppo, che vanno dal gaming (sarà lanciato TIMgames, con 100 nuovi giochi online) alla partnership con Samsung per l’acquisto di una Smart TV Samsung Full HD, passando per la trasmissione di alcune partite di Serie A in streaming sul decoder Tim Vision.

Recentemente Banca Imi ha segnalato i possibili effetti positivi per Telecom Italia derivanti dalla fusione tra Wind e 3 Italia. Secondo il broker, il nuovo operatore darà maggiore impulso all’up-selling (tecnica di vendita volta ad incentivare il cliente ad acquistare una quantità di prodotto dal valore maggiore rispetto a quello inizialmente richiesto) e alla crescita dei ricavi medi per utente.

Fusione Wind-3 Italia: l’ok dell’Antitrust

La fusione tra Wind e 3 Italia ha ricevuto il via libera dell’Antitrust europeo, che ha benedetto le nozze tra i due big della telefonia mobile contestualmente all’ingresso della francese Iliad nel mercato italiano.

Il sì è stato annunciato dalla Commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, la quale ha spiegato che le misure correttive strutturali proposte da Hutchinson e da Vimpelcom (le società che controllano rispettivamente Wind e H3G) “sciolgono tutte le riserve sollevate dalla Commissione sotto il profilo della concorrenza” in quanto “consentiranno l’ingresso sul mercato italiano di un nuovo operatore di rete mobile, la società di telecomunicazioni francese Iliad”.

In questo modo - ha proseguito Vestager - “le parti possono crescere sfruttando i vantaggi della fusione delle rispettive attività, mentre gli utenti italiani di telefonia mobile continueranno a beneficiare di una concorrenza effettiva”.

Fusione Wind-3 Italia: perché la UE ha detto sì

Ma quali sono le misure correttive che Hutchinson e Vimpelcom hanno dovuto presentare per fugare i dubbi della Commissione UE? In sostanza, l’entrante Iliad - società parigina fondata da Xavier Niel nel 1990 - potrà acquistare frequenze e siglerà un accordo di roaming con le due aziende pronte a convolare a nozze.

L’operatore francese ha visto il suo utile netto crescere del 17% a 190,4 milioni nel primo semestre dell’anno, grazie alla continua espansione della base abbonati. E adesso si appresta a sbarcare sul mercato italiano, dominato da Telecom e Vodafone, le quali controllano insieme il 67% della torta, mentre Wind e 3 Italia si spartiscono il restante 33%.

Fusione Wind-3 Italia e ingresso Iliad: la previsione di S&P

Ad ogni modo, è improbabile che Iliad possa attuare in Italia la stessa politica dei prezzi aggressiva sperimentata in Francia. Gli analisti di Standard & Poor’s ritengono “che Iliad possa avere successo in Italia”, tuttavia “pensiamo che ci siano dei limiti negli sconti delle tariffe che potrà offrire: dovrà avere un approccio più misurato”.

In un report intitolato “Will Italian Telecoms M&A Bring La Dolce Vita For Operators?”, l’agenzia di rating ha benedetto la fusione tra Wind e H3G, facendo alcune previsioni sulle eventuali conseguenze per il mercato italiano.

“Crediamo che l’operazione di fusione tra Wind e 3 creerà un maggior equilibrio tra gli operatori attuali, con ciascuno che avrebbe circa un terzo del mercato per ricavi, garantendo al mercato una maggiore sostenibilità e un minor bisogno di una concorrenza aggressiva sui prezzi”, scrivono gli analisti di S&P.

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