Francesco Boccia è il ministro degli Affari Regionali del governo Conte-bis: la biografia, lo stipendio e le dichiarazioni dei redditi dell’esponente del Partito Democratico.

Francesco Boccia è il ministro degli Affari Regionali del governo Conte-bis, nato dopo la caotica “crisi del Papeete” innescata da Matteo Salvini e chiamato ora a fronteggiare l’emergenza Covid.
Dopo aver cercato invano di diventare il segretario del PD alle ultime primarie, vinte poi largamente da Nicola Zingaretti, per il deputato si sono aperte poi le porte del ministero senza portafoglio degli Affari Regionali.
Con lo scoppio della pandemia da coronavirus, Boccia è stato chiamato al delicato ruolo di collante tra l’esecutivo e le Regioni, non riuscendo però ad evitare anche aspre polemiche tra i vari Presidenti e Palazzo Chigi.
Diamo uno sguardo allora alla biografia di Francesco Boccia, soffermandoci in particolare sullo stipendio attualmente percepito dal ministro del Partito Democratico e sulle dichiarazioni dei redditi presentate.
La biografia di Francesco Boccia
Nome: Francesco Boccia
Data di nascita: 18 marzo 1968
Luogo: Bisceglie (BAT)
Famiglia: ha tre figli, due nati da una precedente relazione e una dalla sua attuale moglie Nunzia De Girolamo, ex deputata di Forza Italia
Istruzione: laurea in Scienze Politiche
Lavoro: docente universitario
Partito: Partito Democratico
Ruolo: ministro degli Affari Regionali
La carriera politica
Il Partito Democratico “lo devo rivoltare dalla testa ai piedi”. Con queste parole pronunciate durante un video pubblicato sui social, il deputato aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi alle ultime primarie per la segreteria dem poi vinte da Nicola Zingaretti
Nato a Bisceglie nel 1968, sposato civilmente con l’ex deputata forzista Nunzia De Girolamo, Francesco Boccia è un docente universitario specializzato in economia, tanto che nella scorsa legislatura è stato il presidente della commissione Bilancio della Camera.
Dopo essere stato assessore all’Economia a Bari, nel 2008 è entrato in Parlamento tra le fila del Partito Democratico venendo poi sempre rieletto alla Camera. Anche per la sua provenienza, è considerato molto vicino alla corrente che fa capo al governatore della Puglia Michele Emiliano.
Con l’avvento di Zingaretti alla guida del PD, da lui sostenuto poi nella Direzione Nazionale, Boccia è stato nominato Responsabile Economia e società digitale del Partito Democratico.
Dopo la nascita del governo Movimento 5 Stelle-Partito Democratico, Francesco Boccia è stato quindi scelto per guidare il Ministero degli Affari Regionali, gestendo così il rapporto con le Regioni durante il difficile momento dell’emergenza coronavirus.
Lo stipendio e le dichiarazioni dei redditi
Francesco Boccia è al suo terzo mandato in Parlamento. Riconfermato alla Camera, con la sua nomina a ministro degli Affari Regionaliper effetto di una norma introdotta dal governo Letta non riceve un doppio stipendio ma soltanto quello da deputato.
Attualmente i deputati hanno diritto a un’indennità lorda di 11.703 euro. Al netto sono 5.346,54 euro mensili più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. Ad essi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.
Nella sua dichiarazione dei redditi del 2020, che si rifà al 2019 come periodo d’imposta, il reddito complessivo dichiarato è stato di 113.260 euro. Una cifra inferiore ai 140.739 della dichiarazione 2018.
Nella sua dichiarazione dei redditi 2008 invece, relativa al 2007 l’anno prima della sua entrata in Parlamento, il suo reddito complessivo invece ammontava a 154.584 euro. Da quando è in politica per Boccia i guadagni sono di conseguenza diminuiti.
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