Fondo morosi incolpevoli 2016, novità: cos’è, come funziona e come fare domanda

C. G.

12 Agosto 2016 - 09:16

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Il Fondo morosi incolpevoli è finalmente operativo: che cos’è, come funziona e chi può fare domanda? Ecco tutte le novità e tutto quello che c’è da sapere.

Fondo morosi incolpevoli 2016, novità: cos’è, come funziona e come fare domanda

Il Fondo inquilini morosi incolpevoli diventa operativo, ma cos’è, come funziona e chi può fare domanda? Vediamo tutte le novità.

Il Fondo morosi incolpevoli, pensato per gli inquilini in affitto che hanno difficoltà a pagare i canoni e rischiano lo sfratto a causa della perdita del lavoro, diventa finalmente operativo con alcune novità rispetto al passato. Ad esempio, mentre il tetto precedentemente imposto al finanziamento del Fondo morosi incolpevoli era di 8.000 euro, oggi quella soglia è stata alzata a 12.000 euro.

Il Fondo inquilini morosi incolpevoli è stato finalmente reso operativo ed è stato destinato a tutti gli inquilini che hanno difficoltà o addirittura impossibilità a pagare le spese relative all’abitazione, tra le quali l’affitto appunto. Vi sono requisiti specifici per accedere al Fondo inquilini morosi incolpevoli e li andremo ad elencare di seguito.

Ragionando in cifre, il Fondo morosi incolpevoli è gestito a livello comunale e prevede l’erogazione di un contributo di 12.000 euro - tetto massimo - per la risoluzione della questione affitti e morosità nei pagamenti da parte degli inquilini. Vediamo allora cos’è questo Fondo inquilini morosi incolpevoli, come funziona, a chi è destinato e quali sono i requisiti per fare richiesta.

Fondo morosi incolpevoli 2016: chi può fare domanda

Il Fondo inquilini morosi incolpevoli, come già accennato, si rivolge a tutti coloro che hanno impossibilità di sostenere le spese relative ad un’abitazione in affitto. Il primo requisito riguarda la situazione reddituale dell’inquilino: può fare domanda solo chi ha un ISEE inferiore ai 35.000 euro.

Possono fare domanda per accedere al Fondo morosi incolpevoli tutte quelle persone impossibilitate a sostenere le spese d’affitto a causa di particolari situazioni come la perdita del lavoro. Come evidenzia il sito web di Repubblica, altre condizioni limitative della capacità reddituale che possono garantire l’accesso al Fondo morosi incolpevoli 2016 sono: malattia grave, decesso di un componente del nucleo familiare che incida notevolmente sul reddito, o anche la necessità di fronteggiare spese medico-assistenziali elevate. Una corsia preferenziale, come evidenzia Repubblica.it, è prevista per i nuclei familiari composti da un ultrasettantenne o da un disabile o da un minore. In tutti questi casi si può fare richiesta per accedere al Fondo morosi incolpevoli, ma sempre solo a fronte di un ISEE inferiore ai 35.000 euro.

In sintesi il Fondo inquilini morosi incolpevoli si può richiedere con:

  • un reddito ai fini ISEE non superiore a 35 mila euro
  • un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore a 26 mila euro;
  • avvenuto licenziamento;
  • avvenuta riduzione dell’orario di lavoro che incida sul reddito;
  • mancato rinnovo di contratti lavorativi;
  • malattia grave o infortunio;
  • cassa integrazione che incida notevolmente sulla capacità contributiva;
  • morte di un componente del nucleo familiare che incida sul reddito;
  • necessità di fronteggiare spese mediche elevate.

Fondo morosi incolpevoli: come fare domanda

Come già specificato, il Fondo morosi incolpevoli ormai operativo è gestito a livello comunale. È dunque al Comune che ci si deve rivolgere per fare domanda di accesso al Fondo inquilini morosi incolpevoli ed è sempre il Comune a verificare i requisiti economici e individuali citati in precedenza.

Fondo inquilini morosi incolpevoli 2016: come funziona

Il Fondo morosi incolpevoli 2016 prevede, come già accennato, un tetto massimo per il finanziamento ai richiedenti, il quale è stato fissato a 12.000 euro. Il Fondo inquilini morosi incolpevoli ha lo scopo di sanare la situazione di morosità incolpevole di chi è in affitto, a patto che:

  • il periodo residuo del contratto non sia inferiore a due anni;
  • il proprietario dell’immobile consenta il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile per il tempo necessario a trovare un’adeguata soluzione abitativa all’inquilino moroso incolpevole;

La quota residua del Fondo morosi incolpevoli:

“potrà poi essere utilizzata per assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione e assicurare il versamento di un numero di mensilità relative a un nuovo contratto a canone concordato”,

come ha sottolineato Repubblica.it.

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