Dollaro/Yen in congestione trova ostacolo tecnico a 102,80

Il tasso di cambio dollaro/yen sta attraversando una fase laterale con pochi spunti degni di nota, complice la fase di consolidamento che sta caratterizzando l’andamento dello yen nelle ultime due settimane. Tra l’altro la valuta nipponica sta sperimentando una debole correlazione inversa rispetto all’andamento delle borse: nonostante i nuovi massimi storici di Wall Street e il forte recupero del Nikkei, lo yen resta ancora al palo evidenziando movimenti erratici e senza direzionalità.

Secondo gli esperti del mercato valutario, gli investitori sono alla ricerca di nuovi spunti sulla ripresa economica negli Stati Uniti per cui il cambio USD/JPY potrebbe continuare a orbitare intorno a 102 anche fino alla pubblicazione dei non-farm payrolls del prossimo 7 marzo. Da un punto di vista tecnico il tasso di cambio dollaro/yen continua a muoversi all’interno di un trading range, dove sembra aver trovato un solido ostacolo tecnico sulla resistenza di 102,80.

Venerdì scorso la quotazione ha toccato 102,82, il livello più alto da quasi tre settimane, ma poi ha invertito la rotta dimostrando l’attuale inconsistenza della pressione esercitata dai compratori. Ieri il cambio USD/JPY ha registrato una prevalenza di vendite, a seguito della pubblicazione dei dati macro americani relativi al settore immobiliare e alla fiducia dei consumatori.

A dicembre l’indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller è salito del 13,4%, in linea con le attese ma crescendo meno del mese precedente quando registrò un 13,7%. Male, invece, il dato sulla fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board. A febbraio l’indice è sceso inaspettatamente a 78,1 punti dai 79,4 punti del mese scorso. Gli analisti finanziari si aspettavano un miglioramento a 80,2 punti.