Credit Agricole: la Grecia fa precipitare l’utile

CREDIT AGRICOLE - Il gruppo bancario ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 258 milioni di euro, in calo del 65 anni% su base annua e ben sotto le attese degli analisti che, in un sondaggio Reuters, stimavano un risultato pari a 605 milioni.

L’ esposizione di Credi Agricole al debito greco, pari al 60%, ha eroso l’ utile netto di gruppo per € 637.000.000, come sottolineato in una nota dalla stessa banca. La partecipazione della sua filiale greca Emporiki al piano di aiuto ad Atene, adottato alla fine di ottobre, è costato al gruppo € 134.000.000.

Il costo del rischio è rimasto stabile rispetto al terzo trimestre 2010 escludendo l’impatto del sostegno europeo alla Grecia, rileva il gruppo. In termini di solidità finanziaria, il core Tier 1 (capitale e utili non distribuiti rapportato ai crediti) del Gruppo Credit Agricole è pari all’ 8,9%.
Credit Agricole ha dichiarato di aver ridotto del 27% la propria esposizione al debito sovrano di Italia, Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna tra fine giugno e fine ottobre.

In particolare, il gruppo Credit Agricole ha ridotto di 2 miliardi di euro l’esposizione netta consolidata sull’Italia nel corso dell’estate, passata a 6,74 miliardi di euro al 30 settembre da 8,72 miliardi al 30 giugno. Stessa sorte è toccata al portafoglio titoli dei cinque paesi periferici della zona euro verso il cui debito era esposta: un taglio da 1,79 a 1,5 miliardi per la Spagna, da 827 a 676 milioni per il Portogallo, da 177 milioni a 144 per l’Irlanda e da 329 a 177 milioni per la Grecia.