Covid, lo strano caso dell’Irlanda: più vaccinati di noi, ma anche più contagi

Andrea Pastore

20 Novembre 2021 - 21:47

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L’Irlanda preoccupa l’Europa per via dell’aumento dei contagi nonostante la massiccia adesione alla campagna vaccinale. Cosa sta succedendo?

Covid, lo strano caso dell’Irlanda: più vaccinati di noi, ma anche più contagi

Dopo la ripresa dei contagi in tutta Europa è l’Irlanda la nazione che torna a preoccuparsi più delle altre. L’Irlanda ha una quota di popolazione vaccinata pari al 75,6 %, se si contano le persone over 18 la percentuale è del 92 %.

Allora perché l’Irlanda sta affrontando una quarta ondata di Coronavirus? Vediamo nello specifico cosa sta accadendo.

La situazione contagi e ricoveri in Irlanda

In Irlanda il numero complessivo dei contagi da inizio pandemia è di circa 524mila infezioni. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 5.959 nuovi casi di Coronavirus. I decessi in totale sono stati 5.609.

Ieri, invece, ci sono stati 3.138 casi nel Paese: su un milione di persone 893 infetti, rispetto ai 580 del Regno Unito e i 518 della Germania. In Italia abbiamo avuto 128 casi su un milione di persone, mentre l’Austria è schizzata a 1.395 casi sempre su un milione di individui.

Per quanto riguarda i ricoverati in ospedale, sono 643 al momento di cui 118 in terapia intensiva. In due settimane la quota dei pazienti ricoverati è salita del 40 %.

L’effetto dei vaccini

Nonostante la situazione preoccupante che albeggia su tutta Europa, grazie alla campagna vaccinale l’Irlanda è messa meglio rispetto all’anno precedente.

I morti di questa settimana sono stati 43, ossia 1,23 decessi su un milione di persone, contro lo 0,98 dell’Italia, il 2,15 del Regno Unito, 2,28 della Germania, 3,64 Stati Uniti e il 4,77 dell’Austria.

Nell’ultima settimana di novembre i morti sono stati circa 25, quasi il 50 % in meno di questa settimana.

Ma ciò non tranquillizza le autorità nazionali e locali irlandesi che temono una ondata di malati sulla Sanità pubblica dell’isola che è piuttosto fragile.

Il Taoiseach, ossia il primo ministro irlandese, Micheál Martin ha detto che il governo è molto preoccupato per l’andazzo.

Per questo sono state riattivate alcune restrizioni contro il Covid:

  • niente lockdown come in Austria, ma vige la chiusura di tutti i locali pubblici entro la mezzanotte;
  • invito a tornare a lavorare da casa per quanto possibile;
  • uso dei passaporti vaccinali allargato anche a cinema e teatri;
  • quarantena di 5 giorni (con 3 test antigenici) per i contatti stretti di eventuali infetti in famiglia, anche se si è doppiamente vaccinati.

Il ritardo della terza dose

L’Irlanda ha avuto un problema principale nell’affrontare il Coronavirus. Il fattore fondamentale è quello che Dublino ha ritardato la somministrazione delle terze dosi: sinora sono state permesse solo agli over 60, infermieri e persone con patologie a rischio.

In molte categorie i livelli di immunizzazione sono calati dopo diversi mesi dalla somministrazione della seconda dose e non è sufficiente il livello immunitario per fronteggiare la quarta ondata di varianti denominate Delta e Delta Plus.

Per far fronte a ciò il governo irlandese accelererà nei prossimi giorni la dose booster, ossia la terza dose.

Inoltre, come in tutti gli altri Stati europei, il non utilizzo dei dispositivi di sicurezza sommato al mancato divieto di assembramenti nei luoghi più critici ha portato ad un aumento dei casi che il solo vaccino non riesce a contenere.

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