Commodity: Oro, prospettive rialziste dopo il breakout di 1700$

Le indecisioni dei policy makers che non riescono ancora a trovare una soluzione alla crisi europea e la debolezza del dollaro americano contro le principali valute mondiali (in particolare contro lo yen rispetto al quale il greenback è sui minimi storici) stanno aprendo la strada a un ritorno di fiamma sull’oro, che in un periodo di forte incertezza sui mercati finanziari potrebbe tornare a recitare la parte dello schiaccia-sassi come è accaduto durante i mesi estivi. Ieri il prezioso metallo giallo è riuscito a mettersi alle spalle area 1650$ e ad effettuare un poderoso breakout della volatilità, spingendosi stamattina fino a 1720$ l’oncia. La long candle rialzista formatasi ieri è davvero un segnale importante nel breve periodo, in quanto i prezzi – se riusciranno a confermarsi con una chiusura sopra 1700$ - dovrebbero approfondire il rialzo nei prossimi giorni almeno fino a 1750$ prima e 1770$ poi. A quel punto bisognerà fare nuove valutazioni, anche relative al sentiment e all’analisi intermarket, e capire le reali potenzialità di crescita delle quotazioni del gold. Tuttavia, se oggi i prezzi dovessero chiudere sotto 1700$, non è da escludere un ri-test dell’ex resistenza, ora supporto, di area 1650$ che potrebbe nuovamente accogliere una folta schiera di compratori sebbene in un contesto caratterizzato sicuramente da minore momentum. Attenzione anche all’argento, visto che i prezzi hanno già sfiorato 34$ e stanno mostrando un andamento in linea con quello evidenziato dal gold. Il silver, però, è molto vicino alla fondamentale resistenza dinamica daily della Ema200 per cui potrebbe incontrare inizialmente maggiori difficoltà a salire una volta raggiunta area 34.5$ – 35$ l’oncia.