Comprare un’auto usata all’asta giudiziaria: come fare, vantaggi e rischi

Redazione Motori

21/09/2023

21/09/2023 - 11:06

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Come funziona l’acquisto di un’auto attraverso un’asta giudiziaria e quali sono i vantaggi e i rischi della procedura.

Comprare un’auto usata all’asta giudiziaria può rivelarsi un buon affare per comprare una vettura a un prezzo competitivo. I veicoli che finiscono all’asta a seguito di procedimenti giudiziari (reati, pignoramenti, fallimenti) sono generalmente oggetto di sequestro ad opera dei tribunali italiani e vengono rivenduti dagli stessi attraverso il sistema delle aste pubbliche.

Se si è disposti a fare le necessarie ricerche sui siti delle società specializzate nella pubblicità delle vendite giudiziarie, i veicoli all’asta - messi in vendita al miglior offerente - possono infatti rivelarsi dei veri e propri affari. Talvolta si tratta di veicoli vecchi e in cattivo stato, altre volte invece si possono trovare auto seminuove e in ottime condizioni. Non è raro che - in caso di fallimenti di concessionarie - finiscano all’asta vere e proprie occasioni e anche alcune auto d’epoca.

Comprare un’auto all’asta può consentirvi di strappare prezzi inferiori al valore di mercato del bene, ma per riuscirci è necessario conoscere il funzionamento della procedura, mettendo in conto anche una serie di potenziali rischi che devono essere presi in esame prima di effettuare l’acquisto.

Pignoramento e custodia dell’auto

Per procedere alla vendita il giudice del tribunale nomina un perito che si occupa di redigere una perizia del veicolo pignorato, stabilendo in un secondo tempo le condizioni con cui si svolgerà l’asta. Durante il periodo che intercorre dal pignoramento al momento della vendita effettiva, il giudice nominerà anche un custode giudiziario che si occuperà di preservare il bene nelle stesse condizioni in cui è stato acquisito.

Asta all’incanto e asta senza incanto: differenze

Per capire come acquistare un’auto all’asta bisogna comprendere il funzionamento delle aste stesse. Innanzitutto è importante sapere che esistono due tipologie di aste: quelle all’incanto e quelle senza incanto. La differenza sostanziale è nelle modalità di presentazione dell’offerta.

L’asta all’incanto prevede una gara al rialzo e l’auto viene aggiudicata al miglior offerente. Viene stabilita a priori una "base d’asta" e se il prezzo minimo di vendita non viene raggiunto la vendita non può essere perfezionata.

Nella seconda modalità - l’asta senza incanto - gli interessati devono depositare presso la cancelleria una proposta economica in busta chiusa, che deve contenere le indicazioni circa le modalità di pagamento, tempi e altri elementi utili per la valutazione finale.

Comprare un’auto all’asta: come partecipare

L’adesione all’asta è pubblica e tutti possono partecipare ad eccezione dell’eventuale debitore. È possibile farlo di persona oppure delegando un procuratore ma è sempre più diffusa la possibilità di prendervi parte via web effettuando i rilanci online.

I partecipanti all’asta devono versare una cauzione, che in generale per l’asta senza incanto è pari al 10% del prezzo inserito nell’offerta. Per le aste all’incanto, invece, la cauzione è stabilita dal giudice, ma in ogni caso non può essere superiore al 10% del prezzo base dell’asta.

La cauzione va versata prima di partecipare all’asta e viene restituita in caso di non aggiudicazione dell’auto. Le modalità di versamento e la tempistica per consegnare le buste in cancelleria sono stabilite dal giudice e vengono rese pubbliche attraverso la pubblicazione degli appositi avvisi di vendita, facilmente reperibili anche sul web.

Prima di presentare l’offerta, si può contattare il custode giudiziario e fissare un appuntamento per visionare l’auto e sincerarsi delle sue condizioni. Non è possibile tuttavia fare un giro di prova, accendere il motore o fare ispezioni approfondite, ad esempio mediante strumenti diagnostici. Bisogna quindi mettere in conto la possibilità che emergano difetti successivi all’acquisto e tenerne conto nell’offerta economica.

Acquistare auto all’asta: aggiudicazione e penali

Nell’asta senza incanto, una volta aperte le buste si aggiudica il bene l’offerta più alta, a patto che sia superiore, almeno del 20%, rispetto al valore base indicato nell’offerta. Se non viene raggiunto questo requisito, il giudice può decidere di non assegnare la vettura e passare alla modalità con asta all’incanto. In questo modo, è possibile ricevere offerte più alte e non assegnare l’auto se non viene raggiunto il prezzo base d’asta.

La cauzione versata prima dell’asta serve ad impegnare il soggetto a partecipare. Se non partecipa perde il 10% della cauzione, se invece formula l’offerta vincente ma non procede al pagamento perde l’intera cauzione ed è tenuto a versare la differenza tra la sua proposta e quella aggiudicataria della successiva asta, se la seconda dovesse risultare inferiore alla prima

Una volta versato il prezzo di aggiudicazione, il vincitore dell’asta può intestarsi il veicolo aggiudicato seguendo la stessa prassi del passaggio di proprietà di un’auto usata acquistata da un privato. In questo caso, l’atto di vendita è sostituito dal verbale di aggiudicazione all’asta, in originale o in copia conforme e marca da bollo.

Può capitare che il veicolo acquistato sia sprovvisto del libretto di circolazione o del Certificato di Proprietà. È possibile chiedere al PRA un duplicato presentando la dichiarazione di mancanza dei documenti, fatta sul verbale dal banditore dell’asta.

Come trovare le aste giudiziarie?

Le aste giudiziarie di norma si svolgono nei tribunali, ma possono avvenire anche in studi privati di professionisti. Le aste giudiziarie in studi di avvocati, commercialisti o notai devono però essere autorizzate da un giudice con una delega precisa.

Chi volesse invece partecipare a un’asta online potrà scegliere tra diversi siti che propongono questo tipo di servizi, ma si dovrà fare molta attenzione. I siti di aste online idonei per questo tipo di acquisto devono essere autorizzati dal Ministero della Giustizia e rispettano alcuni precisi parametri.

Per evitare brutte sorprese ed effettuare un’offerta in totale sicurezza è consigliabile consultare la lista completa dei siti autorizzati a svolgere questo tipo di vendita.

C’è garanzia sulle auto comprate all’asta giudiziaria?

Sulle auto usate acquistate all’asta giudiziaria, non c’è alcun tipo di garanzia. Di fatto, sono aggiudicate secondo la formula "vista e piaciuta", in base alla quale l’aggiudicatario formula un’offerta congrua con lo stato della vettura.

Contrariamente a quanto avviene durante l’acquisto presso un rivenditore professionista, non esiste per l’aggiudicatario la possibilità di recedere dall’acquisto in presenza di vizi o difetti, anche gravi.

Quindi, se dovessero manifestarsi guasti o malfunzionamenti, i costi di riparazione saranno totalmente a carico dell’aggiudicatario. Per tutelarsi da questa eventualità, si può stipulare una polizza assicurativa sui guasti meccanici, che copra la vettura con una garanzia e intervenga per risolvere i problemi tecnici.

Quali sono i rischi di comprare un’auto all’asta?

Chi vuole comprare un’auto all’asta giudiziaria deve mettere in conto alcuni imprevisti: il fatto che non vi sia alcuna forma di garanzia e che non siano possibili controlli approfonditi sul veicolo sono sicuramente elementi penalizzanti. C’è poi da considerare che - oltre alla mancanza dei documenti - potrebbero emergere ulteriori problematiche dovute ad un’utilizzo poco accorto dell’auto prima del pignoramento.

Nel caso non fossero disponibili le chiavi e neanche i codici necessari per richiedere il relativo duplicato, dovranno essere sostenuti i costi per la sostituzione di tutte le serrature e del blocchetto di avviamento.

Se i numeri del telaio fossero stati resi illeggibili o ribattuti, evento piuttosto frequente quando l’auto è un corpo di reato, bisognerà ripristinare la punzonatura e procedere a un nuovo collaudo.

Infine, è possibile che sull’auto gravi un fermo amministrativo: per la cancellazione del vincolo è necessario che sul verbale ci sia un’apposita ordinanza di purgazione, apposta dal giudice.

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