CET1 delle banche italiane: la classifica

C. G.

02/04/2019

02/04/2019 - 13:09

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La classifica aggiornata dei CET1 delle banche italiane, l’indicatore patrimoniale che mostra la solidità degli istituti bancari

CET1 delle banche italiane: la classifica

Per conoscere la solidità di una banca il CET1 è un elemento fondamentale.

Siamo di fronte ad un indice patrimoniale che aiuta gli investitori e i più semplici risparmiatori nella valutazione dei singoli istituti bancari. Il tema è tornato sulle prime pagine dei giornali all’inizio del 2019 grazie alla BCE, le cui indicazioni hanno affossato sia MPS che l’intero comparto del credito nostrano.

La classifica delle banche italiane ha aiutato a chiarire il quadro generale ed ha permesso di stilarne una simile sui CET1 delle banche italiane. I dati, in questo caso, hanno fatto riferimento ai bilanci pubblicati nel terzo trimestre 2018, per cui potrebbero risultare già dissonanti rispetto alle più recenti rilevazioni.

CET1 delle banche italiane: la classifica

Sulla base dei dati rilevati nel terzo trimestre 2018, ecco di seguito la classifica dei CET1 delle banche italiane:

  • Fineco Bank: 20,46%
  • Mediolanum: 20,2%
  • Banca Generali: 18,0%
  • Creval: 16,8%
  • Fideuram: 15,5%
  • BPER: 14,7%
  • Mediobanca: 14,2%
  • Ing group: 14,0%
  • Intesa Sanpaolo: 13,7%
  • Banco BPM: 13,2%
  • Credem: 13,1%
  • MPS: 12,8%
  • Farmafactoring: 12,2
  • UniCredit: 12,11%
  • Banco Desio: 11,6%
  • Pop Sondrio: 11.59%
  • UBI Banca: 11,42%
  • Banca Sella: 11,49%
  • Banca Sistema: 11,1%
  • Carige: 10,8%
  • Banca Ifis: 10,67%

La classifica di inizio 2018

Sulla base dei risultati messi a segno nel primo trimestre dello scorso anno, il team di Stefano Casellli dell’Università Bocconi ha analizzato di nuovo i bilanci delle banche evidenziando una maggiore solidità degli istituti e mettendone in luce i rispettivi CET1. Nella seguente classifica sono state inserite sia le banche tradizionali, sia gli istituti online, diretti e/o altri modelli.

  1. Mediolanum: 21,7%
  2. Banca Generali: 20,3%
  3. FinecoBank: 20,15%
  4. Banca Fideuram: 16,8%
  5. BPER: 14,61%
  6. MPS: 14,4%
  7. Creval: 14,4%
  8. Ing. Group: 14,3%
  9. Mediobanca: 13,9%
  10. Credem: 13,63%
  11. Banco BPM: 13,48%
  12. Intesa Sanpaolo: 13,3%
  13. UniCredit: 13,13%
  14. Banca Farmafactoring: 12,9%
  15. Banca Carige: 12,1%
  16. UBI Banca: 12%
  17. Banca Sistema: 11,8%
  18. Pop. Sondrio: 11,72%
  19. Banco Desio: 11,65%
  20. Banca Sella Hold.: 11,49%
  21. Banca Ifis: 11,1%

Ricordiamo che il Common Equity Tier 1, da solo, non può riferire in modo integrale sulla solidità patrimoniale di una banca - è necessario inserire il suo valore percentuale in un contesto valutativo più ampio.

Come interpretare il CET1 ratio

L’acronimo CET1 ratio sta per Common Tier Equity 1 ratio e si riferisce al maggiore indice di solidità di una banca. Il CET1 è espresso in percentuale e viene calcolato rapportando il capitale ordinario versato (Tier 1) con le attività ponderate per il rischio.

In altre parole potremmo definire il CET1 come il computo delle risorse con cui la banca garantisce i prestiti concessi e i rischi rappresentati dai crediti deteriorati.

Ogni istituto di credito pubblica lo stato del proprio CET1 all’interno del bilancio di esercizio pubblicato ogni trimestre.

La BCE ha stabilito delle soglie da rispettare, al di sotto delle quali la banca potrebbe essere commissariata. Dato che la soglia è minima, più è alto il CET1 più una banca può definirsi solida.

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