Cos’è la Black List? Definizione fiscale e istruzioni Agenzia delle Entrate

Simone Micocci

24/06/2018

24/06/2018 - 12:42

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Black List, cos’è? Ecco la definizione e la spiegazione dell’elenco dei paradisi fiscali monitorati a vista dall’Agenzia delle Entrate.

Cos’è la Black List? Definizione fiscale e istruzioni Agenzia delle Entrate

Cos’è la Black List e qual è la sua corretta definizione dal punto di vista fiscale ed economico?

Il termine Black List ha diversi significati, ma in economia si intende la lista dei paesi che hanno dei regimi fiscali agevolati, conosciuti con il termine di paradisi fiscali.

Nel nostro paese la Black List viene aggiornata annualmente dall’Agenzia delle Entrate ed è utilizzata per tassare il 95% dei dividendi da società nei paesi che ne fanno parte.

Inoltre, le imprese italiane avevano l’obbligo di comunicare le operazioni intercorse con i paesi facenti parte della Black List, come prevedeva la legge 448/98, poi abrogata in materia di adempimenti comunicativi dal DL 193/2016.

Ecco tutte le informazioni sul significato di Black List dal punto di vista fiscale ed economico.

Cos’è la Black List? Definizione e significato

La legge 448/98, il cui scopo è contrastare l’evasione fiscale e le frodi internazionali, prevedeva che tutte le imprese e i contribuenti che hanno delle relazioni commerciali con i paesi della Black List sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni compiute nell’arco dell’anno.

Ciò era previsto per tutti quei Paesi che hanno una fiscalità agevolata, i cosiddetti paradisi fiscali, il cui elenco è aggiornato ogni anno dall’Agenzia delle Entrate. L’elenco è rimasto in vigore per consentire le attività di monitoraggio dell’amministrazione finanziaria; tuttavia, i relativi adempimenti comunicativi sono stati abrogati.

Ma cosa si intende per paradiso fiscale? La Legge di Stabilità del 2016 ha riscritto il significato di paradiso fiscale, definendoli come tutti quei Paesi in cui il “livello nominale di tassazione risulti inferiore al 50% di quello applicabile in Italia.

Quindi, la normativa fiscale italiana prevede l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate di tutte le operazioni tenute durante l’anno per tutte le imprese che hanno rapporti lavorativi con questi Paesi e per tutti i contribuenti titolari di conti esteri.

Black List: abrogato l’obbligo di comunicazione Agenzia dell’Entrate

Fino a due anni fa le operazioni effettuate con i Paesi appartenenti alla black list dovevano essere oggetto di specifica comunicazione.

Tale comunicazione è stata poi abrogata dall’articolo 4, comma 4, lettera d) del decreto legge del 22/10/2016 n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016 n. 225.

Nel dettaglio, erano obbligati ad effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate tutti i soggetti passivi di IVA che hanno effettuavano operazioni registrate (o soggette a registrazioni) con tutti quegli enti economici stabiliti nei paradisi fiscali. E

Ecco un elenco delle operazioni di cui si doveva dare comunicazione all’Agenzia delle Entrate:

  • cessioni di beni comprese le esportazioni;
  • acquisti di beni comprese le importazioni;
  • prestazioni di servizi rese;
  • prestazioni di servizi ricevute.

Tuttavia, è bene ribadirlo: tale obbligo è stato abrogato a partire dal 2017.

Black List: attenti agli altri significati

Quello che vi abbiamo appena spiegato è il significato del termine Black List in ambito economico e fiscale.

Tuttavia, questo non è l’unico significato possibile, perché Black List si usa anche in informatica e in aeronautica.

Infatti, in informatica si indica con Black List quella lista in cui vengono elencate le unità che non hanno accesso a una certa risorsa. Invece, in aeronautica la Black List è la lista in cui l’UE ha inserito tutte quelle compagnie aeree a cui lo spazio aereo è interdetto poiché non soddisfano determinati requisiti in materia di sicurezza.

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