BMW crolla in borsa con profit warning, tagli costi da 12 miliardi entro 2022

Alessandro Venuti

20 Marzo 2019 - 14:54

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Il gigante automobilistico tedesco cede oltre cinque punti percentuali alla Borsa di Francoforte, dopo il profit warning per il 2019. La società si aspetta un «un calo significativo dei risultati finanziari» quest’anno. Utile pre-tasse atteso ben al di sotto del livello dell’anno precedente

BMW crolla in borsa con profit warning, tagli costi da 12 miliardi entro 2022

Le azioni BMW sono sotto i riflettori alla Borsa di Francoforte a seguito dei conti e guidance 2019. Il gruppo automotive si aspetta un calo significativo dei risultati finanziari quest’anno e, nello specifico, l’utile pre-tasse è visto ben al di sotto del livello dell’anno scorso.

Il Presidente del gruppo, Harald Kruger, mira a tagliare i costi per oltre 12 miliardi di euro entro la fine del 2022. Lo ha detto durante la presentazione dei conti 2018. La casa tedesca sta rispondendo intensificando un programma di risparmio con piani per la selezione dei modelli, riducendo i tempi di sviluppo di un terzo e mantenendo stabile la forza lavoro quest’anno.

I numeri del 2018

Nel 2018 BMW ha registrato un utile netto di 7,2 miliardi di euro (-16,9%), un Ebit di 9,121 miliardi (-7,9%) e un ebt di 9,815 miliardi, il secondo miglior risultato nella storia del gruppo. I dividendi sono pari a 3,5 euro per le azioni ordinarie e a 3,52 euro per le azioni privilegiate.

Le prospettive per il 2019

Nel 2019 la casa tedesca continuerà a investire cifre significative nelle nuove tecnologie e nella mobilità del futuro. I costi tuttavia sono in crescita, soprattutto quelli legati alle nuove norme più severe su consumi ed emissioni introdotte in Europa. A questo si aggiunga l’effetto cambi e l’aumento dei prezzi delle materie prime che dovrebbero avere un impatto piuttosto negativo.

Il gruppo ha intenzione di lanciare 20 nuovi modelli o oggetto di restyling con diverse motorizzazioni con focus sull’elettrificazione, con l’obiettivo di raggiungere i 500.000 veicoli elettrici o ibridi plug-in su strada entro fine anno.

«BMW sta affrontando la seconda fase del piano strategico Number One – Next che si concluderà nel 2021 con la produzione di un veicolo 100% elettrico e altamente automatizzato», ha detto Kruger.

Per quanto riguarda i numeri, la casa tedesca si aspetta un Ebit tra l’8% e il 10% e tra il 6% e l’8% per il comparto Automotive quest’anno. Il segmento delle moto dovrebbe poi registrare una solida crescita delle consegne e un Ebit tra l’8% e il 10% come lo scorso anno. Infine la Divisione Financial Services dovrebbe registrare un Roe in linea al 2018 e sopra del target del 14%.

Brexit no-deal e tensioni commerciali pesano sui guadagni

Tutte le previsioni di BMW sul 2019 si basano però sul presupposto che il contesto economico e politico a livello globale non cambi significativamente. Qualsiasi deterioramento del quadro potrebbe avere un impatto negativo sull’outlook, avverte la casa tedesca.

BMW è particolarmente colpita dalle tensioni commerciali, con guadagni che soffrono di tariffe extra sui veicoli fabbricati negli stabilimenti siti in Carolina del Sud e spediti in Cina. Le incertezze relativamente alla Brexit continuano a pesare e il gruppo ha detto che potrebbe spostare la produzione della Mini city car a Oxford in altre parti d’Europa se il Regno Unito dovesse lasciare l’UE senza un accordo.

«A seconda di come si sviluppano le condizioni, la nostra guida può essere soggetta a rischi aggiuntivi; in particolare, il rischio di una Brexit no-deal e gli sviluppi in corso nella politica commerciale internazionale», ha affermato il Chief Financial Officer Nicolas Peter.

Inoltre, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di sborsare prelievi sulle auto prodotte in Europa esportate negli Usa. Il colosso tedesco ha affermato che saranno necessari grandi sforzi per far passare il costoso passaggio alle auto elettriche mentre i mercati crollano e le preoccupazioni commerciali aumentano.

«La nostra industria sta assistendo a una rapida trasformazione, un elevato livello di redditività è cruciale se vogliamo continuare a guidare il cambiamento», ha detto il Direttore finanziario Nicolas Peter.

La partnership con Daimler

Kruger, riguardo la partnership con Daimler per lo sviluppo della guida autonoma, ha detto che si tratta di una «cooperazione strategica di lungo termine».

Le due case automobilistiche esploreranno anche «partnership con altre aziende del comparto tecnologico e con altri produttori automotive che possano contribuire al successo della piattaforma», ha concluso Kruger.

Alla Borsa di Francoforte le azioni BMW si attestano a 71,84 euro, in flessione dello 5,12%.

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