Aumento delle bollette di luce e gas, è allarme: prezzi in crescita per i prossimi sei mesi, ecco perché

Luna Luciano

4 Dicembre 2021 - 20:22

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Aumentano i prezzi delle bollette in tutto il mondo. L’UE è divisa e dopo il lockdown la domanda di combustibile cresce, generando rincari record che si protrarranno fino a quest’estate.

Aumento delle bollette di luce e gas, è allarme: prezzi in crescita per i prossimi sei mesi, ecco perché

Aumentano le bollette di luce e gas non solo in Italia, ma nel resto dei Paesi. Dopo il lockdown la domanda di combustibili fossili è tornata a crescere, mentre l’Unione Europea si divide sulla regolamentazione di acquisti e distribuzione del gas; le strategie per calmierare i prezzi sono servite solo in parte e adesso i Paesi del Nord frenano il piano di Bruxelles sul caro prezzi presentato da alcuni Paesi del Sud, come Italia e Francia. Questa situazione, dove entrano in gioco anche interessi geopolitici, ha causato un aumento record dei prezzi, che continueranno a crescere per i prossimi sei mesi.

Aumento delle bollette: i prezzi in Italia e la green economy

Bollette d’oro in Italia, dove si sfiora una spesa aggiuntiva di oltre 40miliardi di euro. È questo il risultato emerso dai calcoli dell’Autorità dell’energia che ha indagato sul costo degli aumenti delle bollette per cittadini e imprese in Italia, dopo i rincari delle tariffe nel secondo semestre del 2020. Ma non è tutto. Per il primo trimestre del 2022 si prevede una crescita del 30-40% dei prezzi del gas naturale, a fronte della maggiore domanda durante i mesi invernali. Dopo la primavera però i costi dovrebbero cominciare a decrescere, fino a raggiungere i livelli pre-pandemia a inizio 2023.

Di fronte a questa situazione il Governo non rimane certo fermo ed è già alla ricerca di ulteriori fondi, oltre i 5 miliardi stanziati nella prima parte dell’anno, per calmierare i prezzi ed evitare la stangata finale sulle bollette. Questa però non è una soluzione. Con l’emergenza climatica ed economica che si sta vivendo di certo non è la scelta migliore continuare a ricorrere ai combustibili, ed è per questo che ambientalisti e operatori della green economy si battono affinché si acceleri la corsa per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Questa proposta è stata suffragata dai calcoli presentati da Elettricità Futura, principale associazione del mondo elettrico italiano, che raccoglie oltre 500 imprese del settore. Secondo le indagini dell’associazione, il costo della bolletta nel 2021 per l’Italia è di circa 75 miliardi, con le energie rinnovabili che possono coprire al massimo il 40% della domanda complessiva, invece se le rinnovabili fossero al 70%, il costo complessivo scenderebbe a 45 miliardi}, questo perché le energie rinnovabili, a differenza dei combustibili, non sono soggette all’andamento del mercato delle materie prime.

Aumento delle bollette: l’UE si divide sulle energie

Gli equilibri che governano l’Unione Europea sono sempre molto complessi e spesso accade che si divida in due su tematiche molto importanti come l’energia. Quando si tratta di trovare una politica comune sui combustibili, più in generale sulle fonti di energie rinnovabili e non, l’Europa esce irrimediabilmente spaccata a metà, come è accaduto qualche giorno fa, durante il Consiglio europeo dei ministri, e come molto probabilmente ricapiterà tra due settimane per il summit dei leader.

Ancora una volta emergono le differenze strutturali che dividono i Paesi del Nord e del Sud. Gli Stati settentrionali si sono detti contrari alla modifica della regolamentazione su acquisti e distribuzione del gas. Tra questi anche la Germania si schiera con i contrari, anche a causa dei contratti a lungo termine stipulati con la Russia che la mettono al riparo dai rialzi degli ultimi mesi.

Gli Stati meridionali, che vedono in prima linea Italia e Francia, chiedono invece un intervento strutturale e una nuova disciplina per la regolamentazione sugli acquisti del gas. Non è tutto, infatti i Paesi meridionali chiedono che L’UE tratti finalmente con Mosca su una questione così decisiva. Infatti le misure nazionali di molti Stati membri per calmierare le bollette non hanno risolto interamente il problema.

Per questo tra pochi giorni sarà presentato un pacchetto di interventi, voluti fortemente dall’Italia e la Francia. Tra gli interventi sarà proposto di procedere ad acquisti collettivi per realizzare stoccaggi per una riserva di gas. Questa soluzione consentirebbe all’IE di essere meno sottoposta agli andamenti del mercato e alle decisioni di Mosca. Eppure non tutti gli Stati sono disposti a modificare l’attuale assetto.

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