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Amazon acquista la Metro Goldwyn Mayer: così può cambiare Prime Video

Alessandro Nuzzo

17/03/2022

18/03/2022 - 15:57

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Il colosso dell’e-commerce ha concluso l’acquisizione dei famosi studios cinematografici. Questo potrebbe cambiare i connotati del mercato dello streaming.

Amazon acquista la Metro Goldwyn Mayer: così può cambiare Prime Video

C’è chi ritiene che questo cambierà la storia dei contenuti audiovisivi facendo tremare colossi come Netflix e Disney+. Stiamo parlando dell’acquisizione da parte di Amazon degli studi cinematografici americani della Metro-Goldwyn-Mayer per 8,5 miliardi di dollari.

A dare annuncio del closing la stessa azienda fondata da Jeff Bezos tramite un comunicato. L’offerta risaliva a maggio dello scorso anno ma solo lunedì la trattativa si è potuta dire conclusa dopo che l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato il via libera all’acquisizione in quanto l’affare "non ridurrà significativamente la concorrenza" nei mercati europei.

Si tratta della seconda più grande acquisizione della storia da parte di Amazon, dietro soltanto a quella della Whole Foods comprata nel 2017 per 13.7 miliardi di dollari.

Mgm, uno dei marchi iconici di Hollywood con una quantità innumerevole di film e serie tv permetterà ad Amazon di rafforzare ulteriormente l’offerta su Prime Video dando una sterzata al mercato dei contenuti in streaming.

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Cos’è la Metro Goldwyn Mayer

La Metro-Goldwyn-Mayer è una storica compagnia privata di cineproduzione americana che festeggerà 100 anni nel 2024. Fu fondata infatti nel 1924 quando il magnate Marcus Loew comprò ed unì la Metro Picture Corp. con la Goldwyn Picture e Louis B. Mayer Production.

Nel corso degli anni è cresciuta sempre di più diventando in breve tempo lo studio cinematografico più famoso di Hollywood anche grazie alle ingenti ricorse economiche. Ha prodotto ed è tuttora proprietaria dei diritti di alcuni dei film più famosi della storia del cinema mondiale, oltre a saghe come James Bond, La pantera rosa e tanti altri. Il ruggito del leone che appare in apertura delle pellicole da lei prodotte è diventato un vero must.

Anche la Metro-Goldwyn-Mayer negli ultimi anni ha subito la crisi che ha attraversato il mondo del cinema dovuto soprattutto all’avvento delle piattaforme streaming e alla chiusura di diverse sale cinematografiche causa covid-19.

Così nel dicembre 2020 i vertici hanno dato mandato alla Morgan Stanley e la LionTree Advisors di trovare un potenziale acquirente per lo studio. Acquirente poi trovato appunto in Jeff Bezos che ha concluso l’acquisizione.

Cosa può cambiare su Prime Video

L’acquisto della Metro-Goldwyn-Mayer da parte di Amazon può cambiare molte cose nel mercato dello streaming e per i clienti di Amazon Prime Video.

La Metro-Goldwyn-Mayer detiene infatti i diritti di 4.000 film, 17.000 episodi TV, 180 Academy Awards e 100 Emmy Awards.

Amazon avrà in dote pellicole del calibro di Rocky, La Pantera Rosa, Il Silenzio degli Innocenti, Thelma & Louise, James Bond, Lo Hobbit, Creed, RoboCop.

A questi si aggiungono serie tv come “Stargate SG-1”, “Stargate Atlantis”, “Stargate Universe”, “Vikings”, “Fargo”, “The Handmaid’s Tale”, “Get Shorty”, “Condor”, “Fame”, “American Gladiators”, “Teen Wolf” e molte altre.

Quindi facile immaginare che tutte queste pellicole finiranno ben presto sulla piattaforma streaming di Prime Video allargando così la platea dei film e delle serie tv messe a disposizione ai propri clienti.

Ma Amazon non ha comprato soltanto un enorme catalogo di film e serie tv che hanno fatto la storia del cinema. Ha comprato anche l’opportunità di svilupparlo e incrementarlo. In questo modo potrà lavorare a creare nuovi episodi di saghe famose come 007, Stargate, Rocky, proponendo poi la visione soltanto sulla sua piattaforma con l’obiettivo di incrementarne gli iscritti.

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E in questo senso viaggia anche l’operazione “Il Signore degli Anelli: gli anelli del potere” che debutterà il prossimo 2 settembre proprio su Prime, si tratta della più costosa produzione della storia delle serie tv: ben 450 milioni di dollari.

Amazon ha fatto partire la scalata e punta a diventare la piattaforma streaming numero 1 al mondo. Al momento ha 150 milioni di abbonati a discapito di Netflix che ne ha 200 e Disney+ che ne ha 100.

Ma la differenza tra Prime e gli altri due colossi è che per loro sono abbonati certificati, per Prime sono invece potenziali visto che il servizio viene inserito all’interno di un abbonamento ben più ampio che comprende anche spedizioni gratuite e in un giorno.

Non è detto infatti che quei 150 milioni di abbonati usufruiscano tutti anche della piattaforma streaming.

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