11 milioni di dollari per ritrovare un hard disk pieno di Bitcoin

Luca Servadei

30 Luglio 2022 - 11:30

La storia sembra tratta da una sit-com televisiva, ma è tutto vero: James Howells ha buttato via un patrimonio in Bitcoin, e per recuperarlo è disposto a tutto

11 milioni di dollari per ritrovare un hard disk pieno di Bitcoin

C’è stato un tempo in cui oscuri programmatori e appassionati di tecnologia si divertivano a giocare con complicati codici che permettevano di estrarre una finta valuta telematica che nessun valore (o quasi) aveva nella vita reale. Peccato che si trattasse del Bitcoin, che al giorno d’oggi conosciamo come criptovaluta ed è stato tra gli strumenti base di un nuovo modo di lavorare nella finanza ad alto livello. È però capitato che qualcuno, ai tempi, si sia dedicato a quel mondo con distrazione o superficialità scoprendo nel frattempo di aver perso un capitale? La risposta è «sì», e questo ci riporta alla storia di James Howells.

Bitcoin persi o buttati via? È già successo in The Big Bang Theory!

La battaglia che Howells ha sposato ormai da quasi un decennio è tanto drammatica quanto reale. Ricorda però abbastanza da vicino quanto racconta l’episodio 9 della stagione 11 di The Big Bang Theory, dal titolo «The Bitcoin Entanglement» (ma in Italia fu distribuita come «La complicazione dei Bitcoin»). La vicenda esposta nella popolare sit-com televisiva è simile: nel 2017, anno in cui fu girato l’episodio, tre dei quattro amici si rendono conto di essersi procurati delle criptovalute anni prima. Nel 2010, per essere esatti. Ma di essersene completamente dimenticati.

Il motivo? All’epoca le criptovalute non valevano praticamente nulla (motivo per cui Sheldon non aveva partecipato alla loro estrazione, per timori anche di natura fiscale). Ma già nel 2017 un solo Bitcoin era già arrivato a raggiungere un tasso di cambio di 5mila dollari (secondo The Big Bang Theory, in realtà si avvicinava già ai 10 mila). L’intero episodio si consuma nell’affannosa ricerca del portatile che custodisce il prezioso file, per poi scoprire che era stato trasferito da Leonard su una chiavetta Usb a forma di Batman, smarrita a sua volta da anni. Un flashback mostra quindi allo spettatore che già nel 2013 l’aveva ritrovata Stuart in fumetteria, rivendendola per 10 dollari dopo averne cancellato il contenuto.

Lo scambio di hard disk: l’inizio dell’incubo di James Howells

Ebbene, lo stesso incubo ha caratterizzato gli ultimi anni di vita di James Howells. La vicenda, curiosamente, è iniziata nello stesso anno in cui termina quella televisiva: il 2013. All’epoca il gallese di Newport possedeva circa 8mila Bitcoin, minati già dal 2009 e gelosamente custoditi su un hard disk esterno. Caso vuole che l’uomo ne possedesse un altro identico, e che avesse intenzione di buttarlo nella spazzatura dopo aver pulito a fondo il proprio ufficio. E che, fatalmente, i due oggetti siano stati invertiti.

La conseguenza fu che Hafina, all’epoca sua fidanzata, buttò la spazzatura direttamente in discarica. Inclusa una mole di Bitcoin che nel dicembre 2021 equivaleva a più di 370 milioni di dollari. Nel frattempo tale cifra è scesa ad «appena» 170 milioni, ma Howells non si è ancora arreso. La richiesta dell’ormai 36enne pioniere delle criptovalute è quella di poter entrare personalmente nella discarica di Newport a caccia del suo prezioso hard disk, e del suo tesoro smarrito. Peccato che il municipio gli abbia sempre risposto di no: troppo alti i costi per una simile ricerca, e anche troppi i rischi di danno all’ambiente.

Il disperato piano di recupero dei Bitcoin smarriti nel pattume

Il disperato James Howells, peraltro, ha già pensato a tutto. Già da mesi ha studiato l’area in cui si potrebbe nascondere l’hard disk, estesa circa 200 metri quadrati e ormai profonda circa 15 metri. Un vero e proprio palazzo di pattumiera, per setacciare il quale l’uomo ha già promesso di lasciare al Comune il 25% dei suoi Bitcoin. Nel caso li trovasse, è chiaro.

L’impresa però appare più vicina all’impossibile che all’improbabile. Ma Howells ha nel frattempo deciso come muoversi, raccontando il tutto a Business Insider. Con il sostegno di un fondo di imprenditori, ha infatti deciso di investire fino a 11 milioni di dollari per riuscire nella sua impresa, con il coinvolgimento di personale specializzato, cani robot «Spot» di Boston Dynamics e un nastro trasportatore con un braccio robotico intelligente. Quest’ultimo sarebbe in grado di riconoscere e distinguere immediatamente un hard disk da qualsiasi altro tipo di rifiuto. Tempo previsto per la missione: fino a 3 anni. L’amministrazione di Newport intanto continua a fare orecchie da mercante. Ed esiste sempre la possibilità che sia transitato lo Stuart di turno, e che abbia improvvidamente cancellato i preziosi Bitcoin per sempre.

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