Venture capital in Italia meglio che in Europa nel primo trimestre 2023

Dario Colombo

18/04/2023

Il venture capital italiano vale 201 milioni di euro, conta 84 round di finanziamento e 11 exit nel primo trimestre. I dati di Growth Capital e Italian Tech Alliance.

Venture capital in Italia meglio che in Europa nel primo trimestre 2023

Con 201 milioni di euro investiti in startup e Pmi innovative nei primi tre mesi del 2023, raccolti con 84 round di finanziamento, gli investimenti di venture capital in Italia, senza considerare i mega round sono sostanzialmente in linea con la media degli ultimi 10 trimestri di 215 milioni di euro.

Le cifre emergono dall’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital, advisor italiano specializzato in startup e scaleup, in collaborazione con Italian Tech Alliance, associazione italiana del venture capital per startup e Pmi innovative.

Sono numeri che riflettono una cautela del venture capital di fronte al contesto attuale, caratterizzato da un generale livello di incertezza nei mercati e nelle aziende

La tenuta del venture capital in Italia

Nel difficile momento congiunturale gli investimenti in innovazione si stanno contraendo a livello globale, ma, come dice Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance in una nota, al netto della dimensione ridotta dell’ecosistema italiano, il nostro Paese, dimostra di “reggere meglio di altri alle ripercussioni delle tensioni economiche, ricalcando una dinamica già emersa confrontando i dati 2022 rispetto al 2021, che avevano registrato una crescita anno su anno del 48%”.
L’Italia, insomma, ha il potenziale per essere più protagonista a livello europeo.

Come osserva, infatti, Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital, è confermata “la previsione su un 2023 di consolidamento per il mercato italiano, in controtendenza ai principali ecosistemi europei. Dopo il record storico per ammontare investito, gli investimenti complessivi in venture capital in Italia gioveranno dell’ammontare più alto mai avuto a disposizione di dry powder, dalla verticalizzazione e dalla nascita di nuovi fondi di venture capital, ma saranno influenzati dalla presenza di mega round e dall’evoluzione del contesto macroeconomico”.

I dati del venture capital in Italia

Nel primo trimestre del 2023 è proseguito in Europa il rallentamento iniziato lo scorso anno, con 1.571 round, il 39% in meno rispetto al quarto trimestre 2022, per una raccolta complessiva di 11 miliardi di euro, in calo del 14% sempre rispetto all’ultimo trimestre del 2022.

L’Italia, invece, con 201 milioni di euro raccolti in 84 round, rimane sostanzialmente in linea con il quarto trimestre 2022, sia per numero di round (+5%) sia per ammontare raccolto (-5% rispetto ai 212 milioni di euro).

Analizzando la segmentazione per tipologia, nel primo trimestre del 2023 vanno bene i round Seed, con 50 operazioni e 91 milioni di ammontare raccolto. Sono stati registrati 17 round Pre-seed, di cui 14 Serie A e 3 Serie B.

Rispetto al 2022 l’incidenza sulla raccolta dei round early stage (Seed e Pre-seed) è aumentata mentre quella dei round Serie A e Serie B è diminuita, il che motiva la flessione dell’ammontare medio investito registrata nel primo trimestre 2023.

Il settore Smart City ha attirato il maggior numero di round (13), seguito da Life Sciences (11), Software (10), Deep Tech (10) e Food & Agriculture (9), mentre per ammontare investito è sempre in testa il settore Fintech, con 55,6 milioni di euro raccolti, seguito dal DeepTech con 39,7 milioni, da Smart City con 25,9 milioni, Life Sciences (22,1 milioni), Food & Agriculture (20,7 milioni).

Non si registrano mega round nel trimestre e dei cinque round principali quattro sono stati partecipati solamente da investitori nazionali.

A guidare la classifica è il round di investimento in Alps Blockchain da parte di Azimut, di 40 milioni a livello Seed, seguito da quelli per HT Materials Science (investimento di Serie A per 14 milioni, dove partecipano Aramco e Barclays insieme a CDP Venture Capital e Progress Tech Transfer), Caracol (investimento di Serie A per 11 milioni con CDP Venture Capital, Europa, Neva e Primo Ventures), BeDimensional (Serie A, 10 milioni con CDP Venture Capital, Eni Next e Nova Capital) e Resalis Therapeutics (Serie B, 10 milioni, con Claris Venture, Club degli Investitori, Italian Angels for Growth).

Sono state undici le exit del trimestre, in linea con l’ultimo trimestre dello scorso anno.
Dieci sono state merger & acquisition, a cui si aggiiunge la IPO di Cube Labs sul mercato Euronext-Growth per un valore di 34,1 milioni di euro.

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