Treno in ritardo, quando si ha diritto al rimborso

Giorgia Bonamoneta

13 Agosto 2022 - 19:56

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In caso di ritardo del treno si ha diritto a un rimborso? Ecco quando si ha diritto al rimborso e come ottenerlo.

Treno in ritardo, quando si ha diritto al rimborso

Lo sanno bene i pendolari, ma anche i viaggiatori occasionali che ne subiscono le conseguenze: un treno in ritardo è il peggior nemico di ogni viaggiatore. Non bastano gli scioperi degli aerei, gli scioperi programmati per i trasporti pubblici, compresi i treni, ci sono anche gli incidenti e i malfunzionamenti dei treni regionali e nazionali. Per un treno in ritardo si ha però diritto a un rimborso.

In questo articolo, che è più una breve guida per i viaggiatori che hanno subito un ritardo del treno, cercheremo di spiegare come ottenere un rimborso per colpa del ritardo del treno e quando è possibile ottenerlo o meno.

Treno in ritardo: si ha diritto a un rimborso?

Il servizio di rimborso per un treno in ritardo dipende direttamente dai minuti di ritardo del treno regionale o nazionale. Basandoci sul calcolo pubblicato da Trenitalia sull’indennità per il ritardi è quindi possibile affermare che sì, si ha diritto a un rimborso quando:

  • il ritardo è compreso tra i 30 minuti e 59 minuti (per le Frecce) ed è pari al 25% del prezzo del biglietto;
  • il ritardo è superiore a 59 minuti (tutti i treni nazionali) ed è pari al 25% del biglietto fino a un ritardo di 119 minuti e a un rimborso del 50% per un ritardo di almeno 120 minuti.

C’è quindi differenza tra i ritardi dei treni nazionali e i ritardi delle Frecce come Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. In questo caso il rimborso avviene per ritardi compresi tra i 30 e 59 minuti. L’indennizzo è pari al 25% del biglietto che potrà essere utilizzato entro 12 mesi per l’acquisto di un nuovo biglietto. Si tratta quindi di un rimborso/bonus, che non è cumulabile con altri rimborsi o con altre tipologie di indennità di Trenitalia.

Per i treni nazionali invece il ritardo che permette di ottenere un rimborso deve essere superiore 59 minuti. L’indennità corrisponde al 25% del biglietto per un ritardo compreso tra i 60 e 119 minuti e al 50% del prezzo del biglietto per i ritardi di almeno 120 minuti. In questo caso però il rimborso può essere corrisposto come bonus per l’acquisto di un nuovo biglietto entro 12 mesi, in contanti o mediante l’accredito per pagamenti effettuati con carta di credito.

Treno in ritardo: quando non si ha diritto al rimborso?

Quand’è che non si ha diritto al rimborso per il ritardo? Ci sono infatti alcune circostanze per le quali non è previsto il rimborso. Non soltanto per via del ritardo inferiore ai minutaggi sopra descritti. Infatti anche nel caso di ritardi di treni regionali per abbonamenti con estensione regionali non si ha diritto all’indennizzo.

Inoltre non si ha diritto a rimborso in caso il prezzo del biglietto sia inferiore a 4 euro o se il ritardo è stato comunicato prima dell’acquisto del biglietto, per esempio tramite informazioni su i social, dalla stazione o sul sito del servizio di trasporto pubblico.

Treno in ritardo: come chiedere il rimborso

Per richiedere il rimborso si deve compilare un modulo disponibile sia fisico, in biglietteria, che disponibile sul sito di Trenitalia. Il modulo dovrà essere spedito per posta alla direzione regionale/provinciale competente entro e non oltre un anno dall’evento del ritardo. Alla domanda di rimborso bisogna allegare il biglietto obliterato alla partenza e all’arrivo o, in caso il biglietto elettronico, la stampa cartacea in Pdf.

Qui il modulo per richiedere il rimborso da Trenitalia:

Modulo rimborso
Modello modulo rimborso Trenitalia.

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